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Edilizia sociale, nuovo stop

CATANZARO Una nuova tegola proprio nel giorno della comunicazione dello sblocco delle risorse assegnate alle imprese che si erano aggiudicate le risorse previste dal bando. Così la storia dell`edil…

Pubblicato il: 14/04/2012 – 13:10
Edilizia sociale, nuovo stop

CATANZARO Una nuova tegola proprio nel giorno della comunicazione dello sblocco delle risorse assegnate alle imprese che si erano aggiudicate le risorse previste dal bando. Così la storia dell`edilizia residenziale pubblica della regione Calabria si arricchisce di un nuovo capitolo. E sembra sempre più assomigliare alla tela di Penelope. L`ultimo in ordine di tempo è stato scandito dalla decisione del Tar Calabria di accogliere il ricorso presentato dalla Gatto Costruzioni spa contro tre decreti regionali – per l`esattezza i numeri 4452, 4455 e 4456 – con i quali il dipartimento Lavori pubblici aveva disposto la concessione del finanziamento a favore proprio di alcune ditte vincitrici del bando.
Con decreto cautelare il presidente della seconda sezione del Tribunale amministrativo regionale calabrese, Massimo Luciano Calveri, ha disposto la sospensione dell`efficacia dei tre decreti. Bloccando di fatto l`iter di assegnazione delle risorse previste dal bando sull`edilizia residenziale.
Giova ricordare che questa storia parte da lontano ed esattamente dal 2008 cioè da quando l`allora giunta Loiero varò il bando relativo alla legge numero 36, appunto di quattro anni addietro. Ebbene quella procedura si concluse con una graduatoria definitiva e l`assegnazione ad una cinquantina di aziende edili calabresi di una ricca torta di risorse – 150 milioni – con cui realizzare alloggi di edilizia sociale per quattromila case. Una boccata d`ossigeno per un settore che attende da decenni lo sblocco di nuove unità abitative e teso ad alleviare il disagio di centinaia di cittadini calabresi alle prese con problematiche legate proprio alla casa.
Ma ecco che dalla Regione arriva una marcia indietro: blocco e successiva revoca di quel bando e varo di una nuova procedura concorsuale. Parallelamente, però, parte anche la controffensiva delle imprese che nel frattempo avevano già effettuato gli investimenti necessari a soddisfare le richieste di quel bando targato “Loiero”. Una guerra giudiziaria con alterni successi: da una parte il Tar Calabria aveva accolto ricorsi proposti da alcune ditte avverso i provvedimenti di annullamento in autotutela del Bando relativo all`edilizia sociale (legge 36/2008) e dall`altra il Consiglio di stato aveva, viceversa, dato ragione alla Regione sospendendo l`esecutività della decisione dello stesso Tribunale amministrativo regionale.
Proprio in forza di quest`ultimo dispositivo della giurisdizione amministrativa il dipartimento Lavori pubblici aveva riavviato l`iter e assegnato le risorse ai nuovi vincitori del bando. Sembrava così avviata a conclusione questa lunga storia per realizzare alloggi popolari ma ecco la nuova doccia fredda: sospensione dei decreti perché, scrive il presidente del Tar, «sussistono i presupposti per la concessione del provvedimento monocratico in ragione della “estrema gravità ed urgenza” determinatasi con la emanazione di detti decreti».
Ora la nuova puntata si attende il prossimo 24 maggio. In quella data è stata fissata la camera di consiglio del Tar Calabria per la trattazione in sede collegiale dell`istanza di sospensione. E in attesa di capire come andrà a finire questa storia quattromila famiglie calabresi bisognose della massima attenzione sperano di avere al più presto un tetto sopra le loro teste.

Edilizia sociale, decreto Tar

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