Ultimo aggiornamento alle 23:04
Corriere della Calabria - Home

I nostri canali


Si legge in: 5 minuti
Cambia colore:
 

Scopelliti: «Dal Cipe in arrivo 260 milioni per le emergenze ambientali»

REGGIO CALABRIA Prima il Piano casa che consente una nuova cementificazione selvaggia, poi una seduta consiliare dedicata ai possibili interventi a tutela dell’ambiente. Due iniziative antitetiche,…

Pubblicato il: 16/04/2012 – 18:26
Scopelliti: «Dal Cipe in arrivo 260 milioni per le emergenze ambientali»

REGGIO CALABRIA Prima il Piano casa che consente una nuova cementificazione selvaggia, poi una seduta consiliare dedicata ai possibili interventi a tutela dell’ambiente. Due iniziative antitetiche, che però convivono senza conflitto nel consiglio regionale calabrese. In pratica, dopo aver  approvato una legge (impugnata dal governo nazionale davanti alla Corte costituzionale) che sana gli abusi edilizi, si discute di come contrastare tali abusi. Senza temere eventuali accuse di incoerenza progettuale e politica, la deputazione calabrese questa mattina ha comunque affrontato una questione tra le più delicate. «Affrontiamo in anticipo questo tema – ha detto il presidente del Consiglio Franco Talarico in apertura dei lavori – per preparare al meglio l’offerta turistica regionale. C’è bisogno di uno sforzo corale per arrivare pronti alla prossima stagione estiva».

L`INTERVENTO DI SCOPELLITI Il governatore Peppe Scopelliti ha esaltato l’impegno della sua giunta per cercare di risolvere l’emergenza ambientale calabrese. «Abbiamo dimostrato – ha detto – grande capacità di rottura rispetto al passato, grazie a 260 milioni di investimenti, di cui 43 per le bonifiche e 217 la depurazione, che daranno respiro all’intero tessuto regionale». Il governatore si riferisce alle somme previste dal Cipe per sanare le infrazioni ambientali che riguardano 82 Comuni. «La Calabria – ha continuato – è stata una delle prime Regioni a presentare i progetti che consentono di ottenere questi finanziamenti». «C’è da fare tanto lavoro per recuperare credibilità – ha detto ancora -, veniamo da stagioni in cui la criticità del mare è sempre stata messa in risalto fino a parlare addirittura di mare radioattivo». «Spero – ha concluso – che alla fine di questo mandato si possa trovare una soluzione al problema dell’emergenza ambientale e dei rifiuti».

LA RELAZIONE DI PUGLIANO «Bisogna sotterrare l’ascia della contrapposizione politica. C’è bisogno di cooperazione istituzionale e di un patto tra i calabresi». L’assessore all’Ambiente Francesco Pugliano ha ben chiaro cosa serva per risolvere i tanti problemi ambientali della regione. Ma dopo aver fatto leva su un inedito ecumenismo, torna a rimarcare la gestione fallimentare dei governi precedenti. Non lo nomina mai, ma forse nel mirino di Pugliano c’è il suo predecessore Silvio Greco, con il quale è da tempo in forte contrapposizione: «Nel passato – ha sottolineato – le politiche ambientali non hanno ricevuto grandi attenzioni. Sintomatico è il fatto che, a fronte di una macchina amministrativa di 1884 dipendenti, sono solo 29 le unità a disposizione del dipartimento alle politiche dell’ambiente, cioè l’1,5% di tutta la dotazione organica». La lentezza dei meccanismi di depurazione e trattamento delle acque reflue – secondo Pugliano – è dovuta al caos normativo che non consente una pianificazione ordinata: «A causa di questa confusione, gli interventi messi in campo dal 2008 dimostrano che sono azioni senza una bussola: 343 interventi per 350 milioni di euro di spesa. Interventi che non hanno prodotto i risultati dovuti».

AZIONI DELLA GIUNTA Per Pugliano il governo Scopelliti in campo ambientale ha messo in atto una vera e propria inversione di tendenza: «Dal 2010, avendo individuato questa assenza di pianificazione, siamo partiti dalla condivisione delle priorità segnalate dai Comuni. Abbiamo realizzato un piano operativo di intervento per 38 milioni di euro per il quale dobbiamo continuamente sollecitare le amministrazioni locali affinché presentino i progetti». «Il ministero – ha ricordato Pugliano –  ci chiede inoltre di confermare gli interventi per sanare le infrazioni comunitarie». Finanziamenti tra cui rientrano anche i 43 milioni di euro per i siti calabresi inquinati. In caso di mancati adempimenti – è l’avvertimento dell’assessore all’Ambiente – l’Italia rischia una multa di 500mila euro per ogni giorno di ritardo nel risolvere le criticità ambientali riscontrate, sanzioni che verranno ripartite sulle spalle delle Regioni inadempienti, tra cui, appunto, la Calabria.

LE REPLICHE Sandro Principe ritiene che proprio sulla questione ambientale venga fuori «il fallimento del regionalismo». «Negli anni – ha continuato il capogruppo Pd – ci sono stati lampi di luce brevi, ma la Calabria oggi è in ginocchio». Per l’ex parlamentare e sindaco di Rende è necessario stabilire le priorità: «A cosa ci serve la legge urbanistica – ha chiesto – se nel contempo viene approvato il Piano casa che distrugge l’ambiente?». Alfonso Dattolo, capogruppo Udc, è invece di tutt’altro avviso: «Non ha senso gridare allo scandalo per il Piano casa, uno strumento che grazie ai censimenti previsti combatte l’abusivismo edilizio». «Questa classe dirigente – è l’analisi di Emilio De Masi (Idv) – deve prendere coscienza dell’importanza di tutelare l’ambiente. La maggior parte delle disgrazie presenti sul territorio dipendono dall’enorme confusione normativa». Il capogruppo Pdl Luigi Fedele, d’altro canto, esulta per i risultati raggiunti in soli due anni di mandato: «Siamo riusciti ad arrestare la deriva degradante dell’uso smodato del territorio». L’ex governatore Agazio Loiero si dichiara invece molto preoccupato: «Il mare quest’anno sarà molto più sporco dell’anno scorso. Questo perché non sono stati eseguiti i lavori in maniera approfondita. L’ambiente, come la sanità e i fondi europei, è un tema cruciale per la Calabria. Il dramma di oggi è retroattivo. Purtroppo stiamo andando avanti con un sistema autoritario dove non esiste il confronto. Di certo non si può interrompere quanto di buono fatto in passato, non vedo le competenze necessarie».

«PROGRAMMA TRASPORTI ILLEGITTIMO» A inizio seduta, il gruppo del Partito democratico, contrariamente a quanto previsto dall’ordine del giorno dedicato esclusivamente all’ambiente, ha lanciato dure critiche all’indirizzo della governo Scopelliti, accusato di aver dato il via libera al programma relativo ai trasporti pubblici locali in maniera illegittima. «La giunta – ha detto Sandro Principe – l’ha approvato senza rispettare la legge che prevede di stabilire i servizi minimi, tramite procedura di concertazione, di cui non c’è traccia». «Oltre a questo aspetto – ha continuato il capogruppo Pd – ai sensi di legge il progetto prevede il parere obbligatorio della competente commissione consiliare prima che la delibera diventi esecutiva. La programmazione, che entra in vigore a partire dal 1° maggio, ha messo in subbuglio tutto il settore. Si tratta di due illegittimità progettuali molto gravi».

Argomenti
Categorie collegate

Corriere della Calabria - Notizie calabresi
Corriere delle Calabria è una testata giornalistica di News&Com S.r.l ©2012-. Tutti i diritti riservati.
P.IVA. 03199620794, Via del Mare, 65/3 S.Eufemia, Lamezia Terme (CZ)
Iscrizione tribunale di Lamezia Terme 5/2011 - Direttore responsabile Paola Militano
Effettua una ricerca sul Corriere delle Calabria
Design: cfweb

x

x