CATANZARO Sigilli delle Fiamme gialle a beni per 28 milioni di euro nell’ambito dell’indagine “Pecunia non olet” su una serie di presunte irregolarità, anche di carattere fiscale, nella gestione della discarica di Catanzaro.
L’ingente patrimonio è stato posto sotto sequestro dai militari del nucleo di polizia tributaria della guardia di finanza del capoluogo. A essere colpiti dal provvedimento, Francesco Attanasio, 55 anni, ex responsabile dell’ufficio legale del Commissariato per l’emergenza ambientale della Calabria, e Paolo Bellamio, di 58, commercialista. I due sono accusati di frode fiscale nell’ambito dell’inchiesta, condotta dalla Procura di Catanzaro, che nei mesi scorsi aveva portato all’arresto di Stefano Gavioli, l’imprenditore veneziano proprietario della Enertech, la società che gestisce l’impianto di conferimento dei rifiuti.
I beni sequestrati sono automezzi, terreni, fabbricati, società e conti correnti. Con gli ultimi sviluppi, ammonta a circa 130 milioni di euro il denaro sequestrato su disposizione della magistratura che sta indagando su un sistema di presunte frodi milionarie ai danni dell`erario. La discarica di Catanzaro, peraltro, nelle scorse settimane era stata dissequestrata.
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