CATANZARO «L’iter di approvazione della legge regionale sui consorzi di garanzia Fidi in agricoltura deve procedere a passo spedito». È quanto richiesto dal presidente della Coldiretti Calabria, Pietro Molinaro, all’indomani dell’esame – in sede di commissione Bilancio del consiglio regionale –della proposta di legge in materia di iniziativa del presidente Imbalzano. «Abbiamo registrato – sostiene a questo proposito Molinaro – dei distinguo e delle argomentazioni che ci lasciano alquanto perplessi». Una materia che secondo il presidente di Coldiretti meriterebbe una diversa attenzione garantita attraverso «una strumentistica valida per le imprese, con un corretto e moderno modello operativo, che può essere assicurato dai Confidi che sono in grado di costituire una valida rete portante per il credito in agricoltura». «Si badi bene – aggiunge – le perplessità sono inevitabili, anche la Coldiretti Calabria ha presentato degli emendamenti alla legge regionale, ma da qui, a quasi disconoscere i vantaggi, ce ne passa. Ricordo che le attività produttive intese come industria, commercio e artigianato possono contare da sempre e in modo particolare negli ultimi anni, su risorse e strumenti capaci di facilitare l’accesso al credito, mentre l’agricoltura su questo aspetto è ferma e anzi le difficoltà si sono via via aggravate». Inoltre Molinaro fa notare che «quasi tutte le Regioni si sono dotate di una legge simile». «È evidente – sottolinea – che la copertura finanziaria prevista è insufficiente, ma crediamo che la giunta regionale, la Commissione e il Consiglio, possano nelle fasi di assestamento dello strumento di spesa, trovare ulteriori fondi che vanno ad irrobustire la dotazione finanziaria perché cosi facendo si incentivano gli investimenti imprenditoriali, si da fiato ad una vera cultura d’impresa, che in agricoltura ormai si va sempre di più consolidando, garantendo il lavoro creandone del nuovo». Da qui l`invito lanciato da Coldiretti Calabria «a tutte le forze politiche» a non impantanarsi e ad adoperarsi «per approvare la proposta di legge, perché le imprese agricole in particolare in questa fase, hanno bisogno di sostegno alla liquidità, su cui i Confidi, se adeguatamente sostenuti possono agire utilmente».
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