CATANIA Circa duecento perquisizioni sono state eseguite in 25 province italiane da agenti della polizia postale nell`ambito di un`inchiesta della Procura di Catania contro il fenomeno di pirateria televisiva, denominato “card-sharing”, che permette la visione a prezzi fuori mercato, su siti internet tramite un server “pirata”, di prodotti a pagamento delle pay-tv. Le perquisizioni sono state eseguite anche in Calabria. Sono, infatti, 177 le persone indagate e denunciate per frode informatica e violazione sul diritto d`autore: ventisei soltanto nella nostra regione. Diciassette sono gestori di server e 160 i loro clienti che usufruivano del servizio. Il meccanismo era legato a un collegamento on line di un decoder che si “agganciava”, tramite il web, a un sito illegale che dietro il versamento di una cifra che oscillava tra i 100 e i 400 euro l`anno, permetteva di avere accesso a tutti i servizi a pagamento delle emittenti televisive satellitari o digitali. La complessa attività investigativa, svolta con il diretto coordinamento del servizio polizia delle comunicazioni, è stata sviluppata con l`ausilio di un`apposita piattaforma informatica, creata ad hoc dagli esperti della Polposta di Catania, in grado di svolgere un`analisi e monitoraggio della rete che ha consentito di individuare gli utenti coinvolti a vario titolo nelle attività illegali. Le città dove sono state eseguite le perquisizione, che ha portato al sequestro di numerose apparecchiature hardware e di software, sono Agrigento (16 indagati), Alessandria (1), Ancona(1), Aquila (1), Catania (65), Catanzaro (9), Enna (2), Forlì-Cesena (10), Genova (1), Lucca (1), Macerata (3), Messina(6), Modena (1), Napoli (8), Palermo (4), Pisa (4), Pordenone (1), Ragusa (9), Reggio Calabria (5), Salerno (2), Siracusa (11), Torino (2), Trapani (1), Vibo Valenzia (12), Vicenza (1). I gestori dei server sono stati individuati a Catania (5),Palermo (2), Messina (1), Siracusa (1), Ragusa (2), Agrigento(1), Napoli (1), Pisa (1), Vibo Valenzia (1), Catanzaro (1),Macerata (1).
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