In vista delle imminenti elezioni amministrative, il “Coordinamento calabrese Acqua Pubblica Bruno Arcuri” ha preparato la lettera (che pubblichiamo in allegato a questo servizio) per la «richiesta d’impegno per il rispetto in Calabria del risultato referendario sulla ripubblicizzazione del servizio idrico», indirizzata a tutti i candidati sindaco.
«In seguito alla vittoria nella consultazione referendaria dello scorso giugno – si afferma nella nota -, ed in considerazione delle gravi irregolarità che caratterizzano la gestione del servizio idrico in Calabria, da noi più volte denunciato ed ultimamente ribadito dalla stessa Corte dei conti. Con questa richiesta chiediamo ai futuri sindaci delle nostre città di impegnarsi, una volta eletta/o, a modificare lo Statuto comunale. Affinché la gestione del servizio idrico sia concretamente effettuata da un soggetto pubblico, favorendo nelle forme più opportune la partecipazione della cittadinanza, in modo da giungere ad una modalità di gestione pubblica e partecipata». Il Coordinamento chiede inoltre un impegno per «proporre la questione del rispetto dell’esito referendario dello scorso giugno nelle sedi più opportune, a cominciare dall’Anci e dagli incontri tra gli amministratori locali; ponendo in evidenza le numerose specifiche contraddizioni che caratterizzano la gestione del ciclo delle acque nella nostra regione, in particolare per quanto riguarda i rapporti con la Sorical, che hanno arrecato significativi danni economici a molte amministrazioni comunali».
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