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Caso Bergamini, la Procura: «Lesioni dovute allo schiacciamento»

COSENZA Denis Bergamini, il calciatore del Cosenza morto nel 1989 e il cui decesso fu attribuito a suicidio, in realtà fu evirato e morì dissanguato. Lo scrive il “Quotidiano della Calabria” facend…

Pubblicato il: 22/04/2012 – 16:29
Caso Bergamini, la Procura: «Lesioni dovute allo schiacciamento»

COSENZA Denis Bergamini, il calciatore del Cosenza morto nel 1989 e il cui decesso fu attribuito a suicidio, in realtà fu evirato e morì dissanguato. Lo scrive il “Quotidiano della Calabria” facendo riferimento a una perizia redatta nel 1990 dal medico legale Francesco Maria Avato e che, secondo il giornale, venne ignorata dai magistrati che all`epoca svolsero l`inchiesta sulla morte di Bergamini. Il calciatore del Cosenza fu travolto da un camion lungo la statale 106 jonica. In particolare, secondo la testimonianza della fidanzata – che era assieme a lui –, Bergamini si suicidò lasciandosi travolgere dal grosso mezzo. Una tesi che adesso sta trovando una serie di smentite dalle risultanze della nuova inchiesta che la Procura di Castrovillari sta conducendo sulla morte di Bergamini. Il fatto che il calciatore sarebbe stato evirato e che sarebbe morto per questo potrebbe fare ipotizzare un movente legato a una vendetta per questioni dovute a fatti sessuali e a una relazione sentimentale che Bergamini avrebbe pagato con la morte.

PARLA L`EX MISTER DEL COSENZA
Intanto dubbi sull`ipotesi del suicidio sono stati espressi anche dall`ex mister del Cosenza, Gianni Di Marzio. «Ai funerali parlai con il papà di Denis e gli dissi di far eseguire l`autopsia, perché ero sicuro che un ragazzo così non si poteva suicidare». Parole che dimostrano come per Di Marzio – che al Cosenza allenò anche Donato Bergamini – le perizie che avrebbero accertato che il giocatore fu ucciso e non si tolse la vita volontariamente non suonano nuove. «Quel che mi stupisce – sostiene Di Marzio – è che allora nessuno si accorse di nulla, del martirio che subì quel giovane pieno di vita. È anche questa una cosa che va accertata».

LE REAZIONI
In una nota, i giovani cosentini di Italia dei valori, invocano «la verità per la morte di Denis Bergamini». «A distanza di anni – affermano – la famiglia in primis e tutti i cittadini onesti si sono dovuti sorbire false verità e sconcertanti depistaggi sua una morte avvolta nel mistero. Una morte scambiata per suicidio, un suicidio immotivato e allo stesso tempo non ancora spiegato. Noi chiediamo un atto di orgoglio, di riscatto dei cosentini e degli abitanti della provincia, chiunque sappia qualcosa o sia venuto a conoscenza di fatti utili all`indagine si mettano in contatto con le autorità, si facciano portavoce tra i loro amici di questa esigenza. Dopo una frettolosa archiviazione finalmente c`è una magistratura che non si è arresa alle apparenze e sta conducendo con serietà e competenza le dovute indagini. E – aggiungono – se venissero confermate le indiscrezioni giornalistiche saremmo di fronte a degli atti veramente sconcertanti, non ultima quella della sua evirazione e della conseguente morte per dissuanguamento. Fatti che se confermati sconfesserebbero i testimoni di quella sera». «Noi come giovani Idv – concludono – non ci riconosciamo in quella parte di città omertosa e silente che ha coperto quanto avvenuto in quegli anni. Ci riconosciamo invece in quella parte di città che attraverso manifestazioni, incontri e associazioni si batte per avere la verità su Denis al fianco della famiglia Bergamini a cui esprimiamo la nostra più totale vicinanza».
Anche il leader del movimento Diritti civili, Franco Corbelli, interviene sulla cause della morte del giocatore del Cosenza e parla di «fatto sconcertante e sconvolgente che getta pesanti ombre sututta la vicenda e inquietanti dubbi sulle indagini condotte intutti questi anni». Corbelli chiede al ministro di Grazia e Giustizia, Severino, «l`apertura di un`indagine e l`istituzione di una commissione d`inchiesta per fare finalmente piena luce su questa brutta storia, per accertare responsabilità a tutti i livelli, individuare e assicurare alla giustizia l`autore (o gli autori) di questo efferato fatto di cronaca, difendere il nome, la memoria e l`onore di un bravissimo calciatore, bandiera del Cosenza negli anni più belli della storica promozione in serie B, amico di tutti. Chiedo che si ponga fine – conclude – a questo stillicidio di ipotesi e si faccia finalmente luce su questa inquietante vicenda».

LA TESI DELLA PROCURA
«Il calciatore Bergamini ha subito una devastazione di tutta la zona del bacino». È quanto ha sostenuto il procuratore della Repubblica di Castrovillari, Franco Giacomantonio, che sta indagando sulla morte del giocatore.  «La perizia fatta a suo tempo – ha aggiunto – non ha dimostrato che le lesioni subite dal giocatore, che sono quelle descritte, siano state provocate volontariamente, ma sono piuttosto la conseguenza di uno schiacciamento della zona del bacino da parte delle ruote di un mezzo pesante».

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