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Reggio, ex dipendenti dell`Ansaldo si rivolgono alla Procura

Discriminati dall`Ansaldo-Breda e dai sindacati. Otto ex dipendenti dell’indotto Ansaldo-Breda si sono rivolti alla Procura della Repubblica. In sostanza, stando a una nota degli ex dipendenti, «il…

Pubblicato il: 23/04/2012 – 16:15
Reggio, ex dipendenti dell`Ansaldo si rivolgono alla Procura

Discriminati dall`Ansaldo-Breda e dai sindacati. Otto ex dipendenti dell’indotto Ansaldo-Breda si sono rivolti alla Procura della Repubblica.
In sostanza, stando a una nota degli ex dipendenti, «il colosso industriale  e i sindacati sono riusciti a concordare l’assorbimento da parte dell’Ansaldo di trentasei unità provenienti dalla ditta Simmi, mentre per i denuncianti travolti da ben sei ditte in meno di due anni si è spalancata la porta della mobilità ovvero della perdita del posto di lavoro».
I denuncianti «parlano apertamente di mobbing sindacale ed aziendale poiché non si spiegano come nessuna soluzione sia stata trovata per dieci unità mentre nulla ha impedito a trentasei dipendenti di altra ditta a transitare nei quadri dell’Ansaldo».
«Nessuna guerra fra poveri – puntualizzano i disoccupati – felici per la soluzione trovata per gli ex operai Simmi, ma soltanto una giusta rivendicazione di giustizia sostanziale anche perché abbiamo subito lesioni alla nostra dignità personale e professionale con conseguenze stressoggeni derivanti dalla perdita del posto di lavoro e dalla evidente discriminazione cui sono stati sottoposti rispetto ad altri colleghi le cui difficoltà si sono registrate dopo quelle che hanno portato al licenziamento dei denuncianti. Gli stessi chiedono alla procura di accertare per quale motivo, mentre dieci lavoratori restano in mobilità, l’Ansaldo assume trentasei unità provenienti dallo stesso indotto».
Enzo Siclari e Antonino Morabito, due dei denuncianti, inoltre, segnalano «l’affanno dei sindacati che a tutti i costi tentano di capire l’oggetto delle nostre denunce alla Procura della Repubblica. Evidentemente hanno motivo di preoccuparsi perché siamo stati trattati quali figli di nessuno con l’assenso dell’Ansaldo-Breda nei cui confronti hanno chiesto approfondite indagini da estendersi anche al comportamento di almeno quattro sindacalisti. Con l’ultima iniziativa giudiziaria assunta, gli esposti presentati contro sindacalisti ed Ansaldo-Breda diventano ben tre e rischiano di crescer ancora se non si trovano sbocchi anche per noi figli di un dio minore».

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