E` rimasto detenuto ingiustamente per 28 giorni e stamane è tornato nuovamente libero, Astrit Gjoni, di 41 anni, vittima di una intrigata vicenda giudiziaria tra l`Italia e l`Albania. La storia che ha visto protagonista Gjoni ha avuto inizio nel 2005, quando fu destinatario di una ordinanza di custodia cautelare emessa dal giudice per le indagini preliminari di Catanzaro per i reati di associazione per delinquere finalizzata al traffico di prostitute dall`Albania all`Italia.
L`ordinanza non fu mai eseguita perché Gjoni risultò essere irreperibile in Italia e per questo motivo il provvedimento fu trasmesso all`Interpol. A distanza di sette anni l`Interpol, a fine marzo, ha rintracciato l`uomo in Albania e lo ha arrestato. Il suocero di Gjoni ha quindi deciso di venire in Italia per accertarsi di quanto fosse accaduto ed ha contattato un avvocato che lo ha assistito nella vicenda giudiziaria. Dagli accertamenti è emerso che nel 2009 la Corte d`Assise di Cosenza aveva emesso una sentenza di assoluzione nei confronti di Gjoni. La decisione dei giudici era diventata definitiva nell`ottobre del 2009.
La sentenza di assoluzione, però, non è stata mai trasmessa all`Interpol in modo da annullare l`ordinanza di custodia cautelare. Dopo l`intervento del legale di Gjoni la Corte d`appello di Catanzaro, nell`aprile scorso, ha emesso la revoca del provvedimento restrittivo che è stato notificato stamane in Albania e così il quarantunenne è tornato in libertà.
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