VILLAPIANA Centinaia di palloncini bianchi e i fuochi d`artificio hanno accompagnato l`ultimo viaggio di Rosa Genovese, la ragazza di 26 anni uccisa venerdì scorso assieme al padre, Vincenzo, di 67, a Villapiana, nel Cosentino. All`uscita della bara, coperta da rose bianche e orchidee, subito dopo quella del padre, un lungo applauso si è levato dalle centinaia di persone che hanno gremito la chiesa della Sacra famiglia per i funerali, mentre all`esterno i palloncini venivano liberati in aria con l`accompagnamento dei fuochi.Tanti gli abitanti del piccolo paese della costa jonica cosentina accorsi alle esequie di padre e figlia. Molti non sono riusciti a entrare in chiesa e hanno seguito la cerimonia dal piazzale antistante. Al funerale c`è stata una sola assenza. Quella di Domenica Rugiano, madre e moglie delle vittime, unica sopravvissuta alla mattanza, che al momento si trova ancora ricoverata nell`ospedale di Rossano per una ferita da arma da fuoco all`anca. In chiesa, chiusi nel loro dolore, i familiari di Genovese e di Rosa: l`altra figlia, Maria, e il fidanzato della giovane uccisa che per tutta la cerimonia è stato seduto accanto al feretro della sua ragazza. Alle esequie ha partecipato anche il sindaco di Villapiana, Roberto Rizzuto, con la fascia tricolore e il gonfalone della città. Nell`occasione è stato proclamato il lutto cittadino.
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