Macrì a KlausCondicio: «Nelle "liste Sud" c`è il rischio di interessi mafiosi»

CATANZARO «Attenzione al florilegio delle liste di leghe e simil leghe, come la nascita di queste “liste Sud”, un fenomeno sicuramente pericoloso, soprattutto al Meridione, perché in alcune di esse potrebbero nascondersi interessi di tipo mafioso». Lo ha dichiarato Vincenzo Macrì, procuratore generale della Corte di Appello di Ancona, ospite di KlausCondicio, programma condotto da Klaus Davi su youtube (www.youtube.com/klauscondicio). «So che le mie dichiarazioni susciteranno polemiche, come è accaduto anche per quanto avevo detto sulla Lega tempo fa, ma – ha puntualizzato il giudice – sono convinto di quanto affermo».
E, proprio a proposito della Lega Nord, Vincenzo Macrì ha ribadito che la Lega da sempre è stata vista con favore dai boss mafiosi, proprio come queste simil leghe meridionali esplose negli ultimi tempi. Ricordiamoci la testimonianza di Leonardo Messina nel `92: « “Noi abbiamo appoggiato la separazione tra Nord e Sud perché in quel modo noi mafia ci saremmo fatti Stato”. Non dobbiamo mai dimenticare quelle parole». Macrì ha aggiunto: «Questa tendenza si rafforzerà soprattutto in un momento di crisi politica come questo, di crisi dei partiti, di nuove consultazioni elettorali che potrebbero segnare anche una svolta verso la Terza Repubblica, e allora questo tipo di movimenti sarà sempre più numeroso». E, alla domanda di Klaus Davi «È vero che la mafia al Sud ha meno potere, come dice Gianfranco Miccichè?», Vincenzo Macrì ha risposto: «In momenti di crisi le mafie sono i soggetti che dispongono di liquidità e quindi possono intervenire su tutti i mercati, sia su quello immobiliare sia su quello finanziario in generale, e possono dare crediti ad aziende e imprenditori in difficoltà, acquistare quote di società, esercizi commerciali e quant`altro e riciclare più facilmente. Quindi le crisi aiutano le mafie».