«L`assessore Mancini non ha risposto a nessuna delle nostre osservazioni, piuttosto ha tenuto lo stesso atteggiamento che per anni ebbe l`Istituto statistico centrale della Grecia: mostrare artatamente numeri e percentuali per dimostrare l`esatto contrario della realtà». La conferenza stampa indetta dall`assessore al Bilancio regionale per illustrare lo stato di avanzamento del Por non ha affatto convinto il consigliere regionale del Pd, Mario Maiolo: «L`unica cosa vera che ha mostrato è stata la “pietra di sale” e il suo senso superstizioso, (in barba alla cultura – qualsiasi, non solo europeista)». «Mancini – prosegue l`esponente del Pd – vanta i “miracoli” del bilancio regionale, in perfetto stile tremontiano (e sappiamo come è andata a Tremonti e all`Italia) e, ha anche l`ardire di rispolverare la boutade di Sacconi, secondo il quale i bilanci della sanità calabrese non sono stati scritti ma tramandati oralmente. Per chi sapientemente lo avesse rimosso dalla memoria, ricordiamo che Sacconi è stato ministro del governo
Berlusconi, di quello stesso Berlusconi, che negli anni della giunta calabrese di centrodestra targata Chiaravalloti, elargiva premialità per la qualità dei bilanci e della spesa sanitaria. Cinque anni dopo, lo stesso governo Berlusconi scopriva disavanzi massicci per quegli stessi bilanci, e chiedeva alla giunta calabrese di centrosinistra di riconsiderarli e ripianarli. All`assessore Mancini consigliamo “citazioni bibliografiche” più accorte, specie quando si sbilancia in invettive personali di cattivo gusto, segno che anche lui ha somatizzato le preoccupazioni del suo capo». «Altro che tradizioni omerichese – aggiunge Maiolo – volessimo scendere al suo stesso livello, sull`assessore Mancini si potrebbe scrivere l`intera Odissea senza alcuna difficoltà, utilizzando esclusivamente quello che di negativo e diffamatorio ha scritto la destra, a cui oggi appartiene, su di lui e sulla sua famiglia. Le minacce che Mancini indirizza verso esponenti del centrosinistra le restituiamo, indignati, al mittente e, siamo veramente curiosi di capire se il centrodestra calabrese vuole proseguire sulla strada dello scontro, tanto cara a Scopelliti e Mancini, che non temiamo; altrimenti, come auspichiamo, prenderemo sul serio la lettera del senatore Gentile e del collega Chiappetta. Questi ultimi dicono testualmente: “Il coordinamento ed il gruppo consiliare regionale del Pdl, in una delicatissima fase della vita del Paese e della Calabria in particolare, ritengono utile e necessario, da parte di chi realmente è sollecito e preoccupato dei destini della regione, un comportamento politicamente ed istituzionalmente responsabile; un atteggiamento che consenta anche di avviare un confronto costruttivo con il Partito democratico su esigenze reali, aspettative concrete, ipotesi di sviluppo ed ovviamente su quelle azioni di governo intraprese dalla giunta regionale guidata dal presidente”». Maiolo evidenzia inoltre che «al senatore Gentile e al collega Chiappetta ricordiamo che nella nostra conferenza stampa abbiamo posto una questione di merito e di metodo su molte tematiche, fra le quali, la rimodulazione del Fse, rimodulazione presentata in una conferenza stampa da Scopelliti, ma della quale non c`è traccia in commissione consiliare, come sempre avviene in dispregio alla legge comunitaria. Non condividiamo, inoltre, la cancellazione delle politiche sociali per far scorrere le graduatorie delle borse lavoro, in sostituzione delle quali, invece, pensiamo sia più utile avviare “il progetto Dote per i disoccupati”, con attività formative di qualità e non fittizie. Abbiamo posto il problema del ciclo integrato delle acque e della Sorical, e non è posto nemmeno all`ordine del giorno della competente commissione. Al senatore Gentile e al collega Chiappetta chiediamo di essere conseguenti e coerenti, noi non ci sottrarremo al confronto ma, sia chiaro, fin qui il confronto non lo ha voluto Scopelliti, sempre pago del suo successo elettorale e della demonizzazione del centrosinistra». «Ci auguriamo, per il bene della Calabria, che se questa esperienza consiliare – conclude il consigliere Maiolo – ha la forza politica della maggioranza per proseguire si cambi registro, altrimenti è necessario che qualcuno si assuma ben altre responsabilità, sempre per il bene della Calabria».
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