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Bandi per il turismo, la colpa è sempre degli altri

CATANZARO Quando i bandi per il turismo sono stati approvati «non era ancora scaduto il termine per l’inoltro alla Commissione europea dei documenti di chiusura del Por Calabria 2000-2006 e dunque …

Pubblicato il: 02/05/2012 – 20:27
Bandi per il turismo, la colpa è sempre degli altri

CATANZARO Quando i bandi per il turismo sono stati approvati «non era ancora scaduto il termine per l’inoltro alla Commissione europea dei documenti di chiusura del Por Calabria 2000-2006 e dunque non era ancora nemmeno iniziato il negoziato sulla chiusura. Nonostante ciò, la precedente giunta regionale ha programmato ben 26 milioni di euro a favore del comparto turistico, cruciale per lo sviluppo di questa Regione, pur consapevole dell’incertezza dell’effettiva disponibilità delle risorse liberate e dell’impossibilità di trovare, eventualmente, una diversa copertura finanziaria attingendo al Por Calabria Fesr 2007/2013, considerato che le iniziative agevolabili a valere sui due avvisi più volte citati non sono contemplate da quest’ultimo Programma e perciò non sono dallo stesso finanziabili». Il linguaggio è un po` ostico, ma il succo è chiaro, e molto politico. È vero che i bandi per il potenziamento dei lidi balneari e sulle nuove strutture ricettive sono stati sospesi da qualche tempo, ma la colpa è della vecchia giunta regionale, che non aveva saputo programmare. La stoccata è affidata a una nota del dipartimento Turismo, che, dopo aver riepilogato la vicenda, spiega che «l`ammontare definitivo delle risorse (quelle liberate dal Por 2000-2006 e che erano state tenute in conto per i due bandi, ndr) poteva essere  quantificato solo alla chiusura dei Programmi con l’approvazione dei documenti di chiusura da parte della Commissione Europea e la consequenziale erogazione del saldo». Per i due bandi calabresi, invece, «alla data di approvazione e pubblicazione dei due avvisi (che risalgono entrambi al febbraio 2010, quando era ancora in sella la giunta Loiero, ndr) di cui trattasi non era ancora scaduto il termine per l’inoltro alla Commissione europea dei documenti di chiusura del Por Calabria 2000-2006 e dunque non era ancora nemmeno iniziato il negoziato sulla chiusura». La forzatura nelle scadenze, dunque, secondo il dipartimento, sarebbe stata causata da un avvio programmato male.
Dunque, «con senso di responsabilità, il dipartimento Turismo, ha portato avanti la valutazione delle istanze pervenute, decretando le relative graduatorie entro il termine imposto dal documento recante le modalità di attuazione delle risorse liberate vigente all’epoca, ovvero il 30 settembre 2011, onde evitare di non poter procedere al finanziamento, una volta accertata la disponibilità delle risorse, per il mancato rispetto di detta scadenza, senza procedere alla sottoscrizione delle convenzioni per il finanziamento delle proposte progettuali collocatesi in posizione utile. Allo stato attuale, il dipartimento Turismo ha valutato di dover responsabilmente assumere gli atti per sospendere l’efficacia delle due graduatorie ricorrendone i presupposti fondanti, a tutela degli operatori del settore e nella consapevolezza che l’amministrazione regionale ha avviato tutte le azioni tese ad evitare la perdita di risorse comunitarie del ciclo di programmazione 2000-2006».
Questioni burocratiche, dunque, secondo gli uffici della Regione: la colpa era, come sempre, degli altri. Gli imprenditori, in ogni caso, rimangono a secco.

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