LAMEZIA TERME Un ordigno esplosivo è stato collocato e fatto esplodere, nel primo pomeriggio di oggi, a Lamezia Terme. La bomba è stata collocata davanti l`ingresso di uno studio fotografico posizionato a soli dieci metri da piazza Pietro Ardito, nota come piazza della Madonnina, nel cuore del centro storico di Nicastro. Il negozio preso di mira è di proprietà del fratello di Gennaro Ventura, scomparso nel 1995 e i cui resti sono stati rinvenuti nel 2008 in un casolare alla periferia di Lamezia Terme. L`esplosione si è verificata intorno alle 14.30, quando la zona è molto frequentata, ed ha distrutto l`esercizio.
Sul posto sono intervenuti i carabinieri della Compagnia di Lamezia Terme che hanno circoscritto l`area e avviato le indagini. Tre giorni fa, proprio davanti lo studio fotografico, era stata incendiata un`autovettura, sempre in pieno giorno. Una strana coincidenza su cui ora dovranno fare luce gli inquirenti.
LA REAZIONE DEL SINDACO «Sono fortemente preoccupato per questo atto intimidatorio, tra l`altro avvenuto in pieno giorno e a distanza di pochissimo tempo da un altro episodio analogo sempre nella stessa zona, che testimoniano la necessità di non abbassare mai la guardia nella lotta alla criminalità organizzata». È quanto afferma, in una nota, il sindaco di Lamezia Terme, Gianni Speranza, che appena rientrato da Reggio dove ha incontrato il ministro dell`Interno Annamaria Cancellieri, si è recato sul luogo dove nel pomeriggio è esploso un ordigno di medio potenziale e ha incontrato gli inquirenti al lavoro.
«Ancora più grave è il fatto – prosegue Speranza – che potevano rimanere coinvolti, vista l`ora, cittadini inermi e inconsapevoli a dimostrazione che chi mette in atto cose di questo genere non ha alcuna remora di colpire persone innocenti, bambini, semplici passanti. Mi auguro che presto si faccia piena luce e si colpiscano autore ed eventuali mandanti di questo odioso gesto. Lamezia non merita di vivere nella paura».
x
x