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La Napoli al ministro: «Intervenite a Taurianova»

Due scioglimenti per mafia del consiglio comunale, dal 1991 al 2009, entrambe le volte accompagnati da misteriosi attentati ed entrambe le volte sottovalutati dal mondo politico che dopo i commissa…

Pubblicato il: 04/05/2012 – 13:16
La Napoli al ministro: «Intervenite a Taurianova»

Due scioglimenti per mafia del consiglio comunale, dal 1991 al 2009, entrambe le volte accompagnati da misteriosi attentati ed entrambe le volte sottovalutati dal mondo politico che dopo i commissariamenti ha ripresentato le stesse figure. Sono alcune delle macroscopiche anomalie che riguardano il sistema democratico di Taurianova, messe in evidenza da Angela Napoli che sull`argomento ha presentato un`interrogazione parlamentare a risposta scritta al ministro degli Interni, Annamaria Cancellieri. La deputata e coordinatrice regionale di Futuro e Libertà, dopo un`ampia premessa descrittiva di parecchi fatti di cronaca avvenuti negli ultimi mesi, con diversi politici presi di mira, rivolge all`esponente del governo Monti una sollecitazione precisa: «Se non ritenga necessario ed urgente proporre un adeguato intervento affinché venga intensificato il controllo, sia in termini di sicurezza dei cittadini, sia sull`attività amministrativa dell`ente locale, le cui scelte sono state oggetto a volte di denunzie da parte delle forze politiche di opposizione». Del resto, però, è risaputo che la prefettura di Reggio Calabria sarebbe stata già messa nelle condizioni, e da tempo, di conoscere l`attuale composizione del consiglio comunale taurianovese, così come determinato dalle urne nel maggio scorso, visto che nell`assemblea tuttora in carica figura il sindaco Domenico Romeo, che era il primo cittadino del civico consesso sciolto nel 2009, e l`attuale presidente Ninì Crea che è stato assessore nella precedente consiliatura e, addirittura, sedeva tra gli scranni anche nel 1991, in occasione del primo scioglimento. Dunque è facile ipotizzare che l`ufficio del governo, attenzionato sull`esito gattopardesco delle ultime elezioni comunali già nel momento in cui è avvenuto il passaggio di consegna dalla commissione straordinaria alla nuova compagine amministrativa, sia in grado di fornire immediatamente al ministro Cancellieri quegli elementi che le saranno utili per dare una risposta immediata e concreta alla deputata finiana.  «Tutti gli atti intimidatori – prosegue la Napoli – sono ad oggi privi dell`individuazione dei responsabili e, quindi, non solo risultano impuniti, ma lasciano anche la massima libertà di interpretazione sui motivi che li hanno causati». Il riferimento della parlamentare taurianovese, in questo caso, è all`attentato che l`anno scorso costò la vita a un cavallo della famiglia del sindaco Udc Romeo, episodio analogo a quello verificatosi nel 2008 prima dello scioglimento; ma poi anche al ritrovamento, la scorsa settimana, di un paio di cartucce davanti all`abitazione del consigliere di opposizione Giuseppe Rigoli, autore qualche giorno prima di una pesantissima interpellanza consiliare su presunti favoritismi fatti dal primo cittadino, che avrebbe nominato nel proprio staff un geometra che avrebbe guai con la giustizia; e da ultimo il medesimo tipo di intimidazione che avrebbe subito, nella stessa giornata, l`ex sindaco Roy Biasi, attuale coordinatore provinciale del Pdl, sul conto del quale la Napoli scrive: «La cui amministrazione è richiamata con qualche responsabilità nella relazione d`accesso che ha portato al secondo scioglimento del civico consesso». Insomma un clima torbido e scontri politici accesi, come quelli che anticiparono l`ultimo scioglimento del consiglio comunale, quando si scoprì che in qualche caso chi agiva per intimidire lo faceva per punire gli amministratori per qualche promessa non mantenuta.

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