LAMEZIA TERME Marco Minniti è convinto che esista più di un`analogia tra il crollo della Prima Repubblica e l`attuale trasformazione del sistema politico italiano: «Siamo ai corsi e ai ricorsi storici. Tragedia e farsa s`intrecciano». S`intrecciano a tal punto che «l`acutissima crisi morale in cui si trova l`Italia è la stessa di quella vissuta a inizio anni novanta». Il deputato del Pd è preoccupato ma non ha perso la speranza. E la speranza non l`ha persa nemmeno Marco Damilano, inviato di punta de L`Espresso, arrivato a Lamezia Terme per presentare la sua ultima fatica letteraria: “Eutanasia di un potere”. Il retroscenista politico utilizza le fonti di quel periodo per indagare la dissoluzione della Prima Repubblica ma anche per rintracciare le similitudini con la stagione presente, quando, vent`anni dopo, sta tramontando un altro blocco di potere, quello fondato da e su Silvio Berlusconi che di quella stagione è il principale beneficiario. Per salvarsi, però, bisogna subito fare due cose. Damilano illustra la sua ricetta parlando un linguaggio semplice, fuori da metafore e tecnicismi: «Bisogna procedere entro il giro di pochissime settimane alla riforma della legge elettorale e a quella che regola il finanziamento dei partiti».
Raccoglie applausi, Damilano. Gli stessi che il numeroso pubblico presente nell`auditorium del liceo classico “Campanella” riserva pure a Paolo Pollichieni, direttore del Corriere della Calabria, chiamato a moderare la discussione, quando fa rilevare che «certa politica si alimenta e aumenta i consensi grazie a un`informazione genuflessa». Pollichieni cita il caso di Alberto Sarra, il sottosegretario alla presidenza della Regione Calabria interdetto dai pubblici uffici, e su cui «il Tgr Calabria non ha inteso spendere nemmeno una parola».
Poco dopo è Andrea Di Martino, coordinatore di Sel in Calabria, ad affondare il bisturi: «Il governatore Scopelliti vuole copiare Berlusconi che cercava di silenziare tutte le voci scomode». La breve digressione nelle questioni calabresi non è un tentativo di eludere l`oggetto del confronto. Tutt`altro. Il giudizio di Di Martino è tranchant: «La Seconda Repubblica è peggio di quella precedente». Lo spunto è offerto dagli ultimi avvenimenti: la vicenda Lusi e l`inchiesta sulla Lega tanto per citarne qualcuno. Storie in cui la Calabria (soprattutto nel secondo caso) recita un ruolo di primo piano.
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