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Scopelliti: «Calabria in controtendenza» Il Pd nazionale: «Preoccupazione per Catanzaro»

Prudenza e attesa nel centrosinistra, che in ogni caso guarda al bicchiere mezzo pieno. Ottimismo “condito” dall`esultanza nel centrodestra, che non aspetta l`esito delle verifiche per affermare se…

Pubblicato il: 08/05/2012 – 11:55
Scopelliti: «Calabria in controtendenza» Il Pd nazionale: «Preoccupazione per Catanzaro»

Prudenza e attesa nel centrosinistra, che in ogni caso guarda al bicchiere mezzo pieno. Ottimismo “condito” dall`esultanza nel centrodestra, che non aspetta l`esito delle verifiche per affermare senza tema di smentita di aver riconquistato Catanzaro. Sono le reazioni alla tornata elettorale amministrativa, che in Calabria ha riguardato anche il capoluogo di regione.

SCOPELLITI: «CALABRIA IN CONTROTENDENZA»
Il governatore ostenta sicumera. Esprime soddisfazione per i risultati delle amministrative nella nostra regione, che per il Pdl sono andate in controtendenza rispetto al resto d`Italia. E, a Catanzaro, dà per scontata la vittoria di Sergio Abramo al primo turno, nonostante il riconteggio delle schede che mette in discussione i dati di tre sezioni e, dunque, lascia in bilico l`esito delle elezioni nel capoluogo. Giuseppe Scopelliti sembra non curarsene, e dice: «I risultati di Catanzaro, Palmi, Paola e di altri piccoli centri confermano che il Pdl in Calabria conserva il suo consenso, in chiara controtendenza con i dati nazionali. Pur in coincidenza di un primo biennio regionale caratterizzato da sacrifici e rigore e da scelte improcrastinabili e impopolari, ma efficaci, nei punti chiave della politica istituzionale, gli elettori hanno saputo interpretare con intelligenza l`offerta politico-amministrativa del partito e dei suoi alleati». Per il presidente della Regione, «nel capoluogo Sergio Abramo ha vinto al primo turno e non ci sarà bisogno del ballottaggio e comunque attendiamo fiduciosi e sereni le verifiche in atto in queste ore». Scopelliti sostiene che «il modello politico che in Calabria abbiamo sperimentato due anni fa, con l`alleanza che ha portato alla vittoria regionale, si radica in un momento assai delicato per il Paese e la Regione, indicando una strada e un percorso da seguire nella rotta dell`area del centrodestra, qui in Calabria e in Italia. Ora– aggiunge – è fondamentale che i militanti ed i dirigenti di tutte le forze di centrodestra si uniscano in vista dei ballottaggi per dare continuità amministrativa e politica ad un progetto che è calato nei bisogni della gente e che non viene minimamente intaccato dal vento dell`antipolitica». E per la deputata pidiellina Lella Golfo, «pur in un contesto economico che penalizza chi ha finora governato e ha dovuto chiedere ai calabresi grandi sacrifici, gli elettori hanno sostanzialmente confermato la loro fiducia nel buon operato e nella serietà degli esponenti del Pdl in Calabria».

MAIOLO, LARATTA E OLIVERIO: «INTERVENGA IL VIMINALE»
Per il Pd il primo a parlare è Mario Maiolo: «Sul risultato elettorale di Catanzaro in questo momento è necessaria la massima attenzione formale da parte della commissione elettorale e del ministero degli Interni», ha affermato il consigliere regionale del Pd e presidente di Legautonomie.
«Siamo certi – ha aggiunto – che ci sarà riscontro di attenzione perché il Comune capoluogo della Calabria non potrebbe subire una penalizzazione democratica per una piccola distrazione, omissione o anche sola superficialità. Il dato politico è già netto da oggi e fa emergere la positività della riorganizzazione del Pd e del centrosinistra intorno a Salvatore Scalzo, la evidente debolezza politica di un Centro che non sceglie, e, quindi, condannato alla marginalizzazione, così come è evidente il significativo arretramento del centrodestra che, anche se da una posizione di forte esposizione della gestione del potere regionale, risulta in linea con lo sbriciolamento del Pdl su scala nazionale».
Il giovane Scalzo è arrivato dove nessuno credeva che potesse arrivare, tanto da fare la sua corsa con scarsissimo sostegno da parte del suo partito, oggi che un difficile riconteggio lascia aperta la porta a una flebile speranza qualcuno si è svegliato. E bisogna dare atto a Maiolo di averlo fatto per primo. Del commissario D’Attorre, per esempio, non si hanno invece notizie da giorni.
Sulla stessa linea di Maiolo è il deputato del Partito democratico Franco Laratta, che parla di «segnali molto gravi dallo spoglio» di Catanzaro e avverte: «Tutto fili liscio o ne faremo un caso nazionale. Il Viminale si attivi immediatamente. Interverremo subito con il ministero degli Interni». Il parlamentare aggiunge: «A Catanzaro sia garantita massima trasparenza e correttezza. Nessuno provi a “toccare” l`espressione del voto dei cittadini. Tutto sia riscontrato e riscontrabile, anche una sola scheda può essere determinante». In una successiva dichiarazione congiunta con il collega parlamentare Nicodemo Oliverio, Laratta aggiunge: «Non deve rimanere alcun dubbio sulla correttezza e la trasparenza dei risultati finali. Chiediamo al governo di rassicurare gli elettori e i cittadini di Catanzaro».

ZOGGIA (PD): «MOLTO PREOCCUPATI». LO MORO ALL`ATTACCO
Anche a livello nazionale, la vicenda di Catanzaro viene attentamente monitorata. In una nota, il responsabile Enti locali del Pd, Davide Zoggia, esprime apprensione in merito alle irregolarità denunciate nel capoluogo: «L`impossibilità di conoscere ancora i dati elettorali di Catanzaro a causa di forti dubbi e perplessità rispetto all`attribuzione di voti in alcune sezioni elettorali i cui verbali sono stati acquisiti dalla commissione elettorale circondariale, data la delicatezza dei problemi riscontrati nella verifica di tutte le schede ci crea molta preoccupazione».
«Chiediamo al presidente della Camera di allertare il ministro dell`Interno perché vi sia la dovuta attenzione sullo spoglio elettorale che dovrebbe essere in corso, ma, allo stato, non è neppure iniziato; tutto questo ci sembra l`ennesima testimonianza del fatto che lo Stato, evidentemente, non è presente nelle regioni meridionali e, quando dovrebbe essere presente, non risponde nella maniera adeguata», ha attaccato da parte sua la deputata del Pd Doris Lo Moro.

PER IL PDL CATANZARESE: «REAZIONE SCOMPOSTA E IRRESPONSABILE»
Il Pdl della provincia di Catanzaro, a sua volta, replica: «Quella di agitare lo spettro dei brogli è purtroppo diventata quasi una cattiva prassi per chi perde una competizione elettorale, ed è comprensibile la delusione di chi fino alla fine ha sperato in un ballottaggio. Lascia però davvero perplessi una reazione così scomposta e irresponsabile, che non fa che gettare fango sull’intera città, a meno che non si voglia sostenere, in maniera incredibilmente razzista e francamente ridicola, che gli elettori di sinistra sono liberi e illuminati, mentre quelli di centrodestra sono dei cavernicoli sottoposti a condizionamenti o gentaglia pronta a vendere il proprio voto. È auspicabile – prosegue un comunicato del partito – che venga abbassato il tono del confronto, riportandolo alla civiltà e al senso di responsabilità, e attendere che i controlli degli organismi preposti sanciscano l’ufficialità della vittoria di Sergio Abramo. Una vittoria che è confermata, oltre che dai dati in nostro possesso, dai riscontri della Commissione elettorale che ha addirittura assegnato, nella prima sezione verificata, ulteriori preferenze ad Abramo». Ad avviso del Pdl catanzarese, «il popolo del centrodestra» del capoluogo è sceso «legittimamente in piazza a festeggiare, con in testa il coordinatore regionale del Pdl Giuseppe Scopelliti». Il risultato elettorale ha confermato «uno straordinario successo per il partito – che insieme alle liste civetta e alle civiche collegate supera la maggioranza assoluta delle preferenze – e per l’intera coalizione. Un successo – conclude la nota – che ci attendevamo, che è in controtendenza rispetto al dato nazionale, e che che rappresenta la conferma del consenso che i cittadini catanzaresi rivolgono all’operato degli amministratori di centrodestra in tutti i livelli istituzionali».

TALLINI: «CONFUSIONE SCIENTIFICA»
Da copione il commento di Domenico Tallini. «Posso tranquillizzare i cittadini di Catanzaro e gli elettori del centrodestra sul fatto che Sergio Abramo è il nuovo sindaco di Catanzaro – ha scritto il consiglier
e regionale del Pdl – Le verifiche formali su alcune schede, che sono in atto presso l’Ufficio Centrale Elettorale, non riguardano assolutamente il dato sul sindaco e i dati in mio possesso confermano la vittoria al primo turno di Abramo con il 50,2 per cento dei voti».
«La confusione – commenta Tallini – è stata imbastita scientificamente da un centrosinistra che ha giocato tutte le sue carte sulla rissa e che non accetta la bruciante sconfitta e la netta affermazione del centrodestra, delle sue liste e del suo candidato sindaco». Non sembra tradire nervosismo, la nota di Tallini, ma qualcosa non deve essere andato per il verso giusto se il Pdl a Catanzaro si trova ad essere appeso al riconteggio di un pugno di schede quando, appena un anno fa, Traversa trionfava con oltre il 60 per cento delle preferenze.

PRINCIPE: «PRIMI SCRICCHIOLII NEL PDL CALABRESE»
«In Calabria, grazie all’utilizzo del potere regionale, in un contesto sociale ed economico fragile, il Pdl tiene anche se si avvertono i primi scricchiolii per una forza politica che ormai è destinata ad un forte ridimensionamento». È l`analisi del voto formulata dal capogruppo del Pd in consiglio regionale, Sandro Principe. «Il Partito democratico e il centrosinistra – aggiunge l`esponente politico rendese – fanno registrare importanti segnali di ripresa; si confermano alla guida di molti Comuni, ne conquistano altri (tra i quali sono da segnalare i successi di Castrovillari, Trebisacce, Mormanno, Luzzi, Diamante, Praia a Mare, Longobucco e Lungro) e pervengono al ballottaggio in buona posizione in molti centri superiori ai 15 mila abitanti». Per Principe, «di grande riliev oè il buon risultato del centrosinistra nella città capoluogo di regione, grazie alle capacità di trascinamento dell’ottimo professor Salvatore  Scalzo, giovane e appassionato esponente del nostro partito, che ha determinato un forte arretramento del Pdl e del centrodestra. Gli accadimenti relativi alle operazioni elettorali e allo scrutinio in tre sezioni di Catanzaro – conclude il capogruppo del Pd a palazzo Campanella – generano turbamento e impongono le necessarie verifiche da parte degli organi competenti, affinchè non sorgano dubbi sulla regolarità del risultato finale».

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