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CAOS CATANZARO | La Procura sequestra tutte le schede elettorali

CATANZARO La Procura di Catanzaro ha deciso di sequestrare tutte le schede elettorali utilizzate nelle novanta sezioni della città capoluogo. Il provvedimento, un sequestro preventivo d`urgenza, è …

Pubblicato il: 12/05/2012 – 19:40
CAOS CATANZARO | La Procura sequestra tutte le schede elettorali

CATANZARO La Procura di Catanzaro ha deciso di sequestrare tutte le schede elettorali utilizzate nelle novanta sezioni della città capoluogo. Il provvedimento, un sequestro preventivo d`urgenza, è stato disposto dopo l`avvio dell`indagine su una presunta compravendita di voti. Le schede che si trovavano presso la commissione centrale elettorale sarebbero state portate in Questura.

ABRAMO TRANQUILLO
Appresa la notizia, il sindaco Sergio Abramo ha diffuso una nota in cui si dice sereno per l`esito della vicenda: «Non posso che essere soddisfatto della decisione della Procura della Repubblica di verificare tutte le schede elettorali delle novanta sezioni cittadine, in tal modo saranno fugate definitivamente tutte le ombre che strumentalmente sono state gettate sulla mia limpida e netta vittoria. Se dovessero emergere responsabilità di natura penale queste apparterrebbero a singoli individui. Come un Magistrato ha riconteggiato i voti nelle sezioni contestate dalla sinistra proclamandomi sindaco, sono certo che sarà la Procura a confermare la trasparenza della mia elezione voluta dalla maggioranza assoluta dei miei cittadini».

D`ATTORRE ALL`ATTACCO
«Il sequestro delle schede conferma la fondatezza delle gravissime preoccupazioni che avevamo espresso in ordine alla regolarità e alla trasparenza del voto a Catanzaro». Lo afferma il commissario del Pd calabrese, Alfredo D`Attorre. «È una questione – aggiunge – che non riguarda più singoli partiti o singoli candidati ma che dovrebbe chiamare in causa tutte le forze politiche interessate al ripristino e alla salvaguardia politica e istituzionale del capoluogo della regione Calabria. Ribadiamo che continueremo a seguire con una attenzione straordinaria quanto sta accadendo sia come partito regionale che nazionale, finché si possa giungere nei tempi più rapidi possibili al pieno accertamento dei fatti».

ZOGGIA: SI DA` CORPO AI NOSTRI SOSPETTI
«Il sequestro operato dalla Procura di Catanzaro dà corpo alle nostre denunce e ai sospetti sull`irregolarità del voto. Il Pd continuerà in tutte le sedi a battersi per l`accertamento della verità e affinché sia garantita la piena legalità del confronto elettorale». Lo afferma Davide Zoggia, responsabile enti locali del Pd. «Confidiamo – aggiunge – nell`azione della magistratura al fine di fare piena luce sui fatti e, nel caso, se si sia trattato dell`azione di singoli personaggi o se ci si trovi di fronte ad una azione orchestrata. Quanto poi alle dichiarazioni di Abramo si può osservare che la responsabilità individuale, eventualmente accertata, anche di uno solo dei consiglieri eletti nelle liste a suo sostegno, determinerebbe il non raggiungimento della maggioranza assoluta».

SEL: ANDARE FINO IN FONDO
«Gli esponenti del centrodestra calabrese che in questi giorni, dopo la proclamazione di Abramo a sindaco di Catanzaro, con eccessiva fretta hanno suonato fanfare di giubilo, avrebbero fatto meglio a frenare penna e lingua. Il sequestro delle schede da parte della magistratura, conferma le preoccupazioni sulle vicende che hanno intorbidito il voto nella città di Catanzaro che nei giorni scorsi sono state espresse da un ampio arco di forze politiche». Lo afferma, in una nota, Andrea Di Martino, coordinatore regionale di Sel. «Non è una bella pagina per la democrazia e per la città di Catanzaro – sostiene Di Martino – quella che si sta consumando in questa lunga settimana. Lo stesso procedimento di proclamazione da parte della commissione elettorale centrale, conteneva elementi contraddittori. Si proclamava Abramo ma al contempo si affermavano irregolarità in alcune seggi elettorali. Ora il provvedimento di sequestro da parte degli inquirenti. Sinistra ecologia libertà, chiede che si accerti rapidamente la verità. In primo luogo per la città di Catanzaro e per i suoi cittadini. In secondo luogo anche per le istituzioni cittadine che non possono essere rette da un governo inficiato da ombre sulla sua legittimazione. Si faccia rapidamente chiarezza e si vada fino in fondo sulle eventuali responsabilità penali che si dovessero rilevare. Agli esponenti del centrodestra, con a capo il presidente Scopelliti, che avevano addirittura indicato il modello calabrese come esempio per l`Italia, suggerisco di essere più sobri e più attenti alla funzione di governo che in questo momento si trovano a svolgere».

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