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Verso un`acqua a dimensione "privata"?

CATANZARO Una delle possibilità è che l`acqua calabrese, nel prossimo futuro, assuma una dimensione più “privata”. Veolia andrà via da Sorical, la società mista che gestisce le risorse idriche e la…

Pubblicato il: 14/05/2012 – 20:54
Verso un`acqua a dimensione "privata"?

CATANZARO Una delle possibilità è che l`acqua calabrese, nel prossimo futuro, assuma una dimensione più “privata”. Veolia andrà via da Sorical, la società mista che gestisce le risorse idriche e la Regione predisporrà una manifestazione di interesse per trovare un nuovo investitore. Non si sa ancora quale sarà la quota messa “in palio”. Ma, nel corso della conferenza stampa di oggi pomeriggio a Palazzo Alemanni, il direttore generale del dipartimento Lavori pubblici, Giovanni Laganà, ha buttato lì una proposta: «Lo dico rischiando di essere licenziato, ma credo che dobbiamo cercare un socio industriale che sia responsabile in quota di maggioranza». Niente paura, non sarà licenziato. Il governatore, Giuseppe Scopelliti, ha spiegato che la sua idea non è affatto peregrina: «Noi al socio privato dobbiamo chiedere le risposte che finora sono mancate. È importante che chi verrà in Calabria non lo faccia per bluffare. Deve avere i soldi per fare investimenti, non importa che abbia il 51 o il 71% per cento». Il bando è ancora da scrivere, il passaggio al nuovo socio non ha tempi certi («ci vorrà il tempo che vorrà», dicono Scopelliti e l`assessore ai Lavori pubblici, Pino Gentile) e la transazione per l`uscita da Veolia è ancora lungi dall`essere definita, ma un`acqua a maggioranza privata è qualcosa in più di una proposta provocatoria.

L`ADDIO DI VEOLIA
Resta ancora da stabilire come Veolia uscirà dal business dell`oro blu. Su questo punto, all`inizio della conferenza stampa, Scopelliti ha spiegato che «nella gestione di Sorical prima del nostro insediamento abbiamo trovato delle inadempienze. Tra il 2005 e il 2009 avrebbero dovuto essere realizzati investimenti per una quota minima di 95 milioni di euro: ne abbiamo avuti 75 milioni». C`erano mancanze «rispetto ad accordi pattuiti e impegni assunti». Ovviamente, l`addio dei francesi non potrà non tenerne conto, ma, dice Gentile, «dobbiamo ancora effettuare le verifiche del caso, ricontrollare i contratti e gli investimenti. Cercheremo la soluzione migliore per tutti: la Regione non vuole perdere i propri diritti ma non vogliamo neppure che Veolia se ne vada maledicendo la Calabria». Più netto il governatore: «Chiederemo il rispetto del contratto. Se saranno riscontrate inadempienze le metteremo in evidenza». Per ora tutto è sospeso. Veolia aveva offerto – sono ancora parole del presidente della giunta regionale – le proprie quote alla Regione al prezzo simbolico di un euro: «Abbiamo rifiutato, perché non ci interessa gestire il servizio in autonomia, in questo momento. Aspetteremo il bando».

LE DIMISSIONI DI ABRAMO
E aspetterà la conclusione dell`iter anche Sergio Abramo, attuale presidente della società mista: «Solo alla fine del procedimento mi dimetterò per dedicarmi a governare Catanzaro, come avevo detto». Per il momento, il neosindaco si è preso gli elogi di governatore e assessore: «Il controllo pubblico sul settore idrico è iniziato da quando Abramo ha preso le redini della società, prima era inesistente».

LA POLEMICA CON IL PASSATO
È un modo per introdurre la polemica con il centrosinistra, reo, secondo Scopelliti, «di essersi svegliato soltanto adesso. Chiedono una commissione d`inchiesta: mi sembra una barzelletta, perché per cinque anni hanno avuto la possibilità di cambiare le cose governando, come noi stiamo tentando di fare, e non hanno fatto nulla. Invece, negli anni, anche quando governava il centrodestra, Sorical è stata trasformata in un serbatoio di posti di lavoro». Opinione rafforzata dal ragionamento di Abramo: «Abbiamo trovato un centinaio di assunzioni in più rispetto a quelle previste nel piano industriale. L`unica assunzione che abbiamo fatto in questa gestione è una sostituzione». Sprechi e colpe di una politica che «non ha mai vigilato: il socio pubblico, che aveva la maggioranza, si è comportato come se avesse avuto il 10%». E ora che, forse, darà davvero in minoranza, come si comporterà?

IL NUOVO CORSO
Il nuovo corso sarà del tutto diverso, secondo Pino Gentile: «Ci vorrà del tempo, ma arriveremo alla gestione integrata delle risorse idriche, anche grazie alla legge che istituisce l`Ato unico. E l`idea è quella di togliere ai Comuni il peso della riscossione. È tutto il sistema che non funziona. Oggi Sorical ha 170 milioni di crediti perché le amministrazioni locali non riescono a riscuotere o utilizzano i denari incassati per altre opere, senza trasferirli alla società, che è in uno stato di crisi finanziaria, anche se ha i bilanci in ordine anche grazie ai risparmi realizzati in questi due anni». La Sorical 2.0, forse a maggioranza privata, si occuperà anche di recuperare i denari dai cittadini. Sembra un ottimo affare per il socio privato. Un nome sconosciuto sul quale si erano fatte diverse ipotesi. In pole position c`era il fondo F2i, guidato dal finanziere Vito Gamberale. Il bando pone fine ai boatos sull`eventuale ingresso della società, ma Gentile un po` ci spera: «Il bando è pubblico e lo vincerà chi ha le caratteristiche adatte. Certo, F2i è un partner possibile e se arrivasse non ci dispiacerebbe, perché ha i soldi necessari per fare gli investimenti che servono».

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