Saviano da Fazio: «Sulla Lega avevamo ragione»

Nella trasmissione “Quello che non ho” di Fabio Fazio, andata ieri sera in onda su La7, si è parlato anche dei rapporti tra la Lega Nord e le cosche calabresi e dell`inchiesta “Breakfast” coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia di Reggio Calabria.
Lo ha fatto il giornalista e scrittore Roberto Saviano che, nel corso del suo intervento, ha preso spunto dalle indagini del pm Lombardo che stanno svelando i legami tra gli uomini della `ndrangheta e il tesoriere della Lega.
Saviano ha ricordato il violento attacco subito da Maroni che chiese una replica, in diretta, alle dichiarazioni dello scrittore che aveva fatto riferimento al Carroccio come uno dei partiti soliti a dialogare con le cosche.  
«L`anno scorso fu una parola detta durante la trasmissione “Vieni via con me” a scatenare una polemica gigantesca tanto da fare intervenire l`allora ministro degli interni che chiese una replica in trasmissione – ha affermato Saviano –. La parola era “interloquire”. Dicemmo che la `ndrangheta cercava di interloquire con tutti i partiti, anche con la Lega. Si arrabiarono tutti. Ci dissero che era inammissibile pensare una cosa del genere. Invece il tesoriere della Lega interloquiva, eccome».
I fatti gli diedero ragione e, riferendosi a Belsito e ai suoi rapporti con il genovese Romolo Girardelli, ha aggiunto: «Conosceva benissimo i broker del clan De Stefano. È accusato di fare affari con loro. Del resto la `ndrangheta è uno dei migliori moltiplicatore di ricchezza in Italia. Sapeva come far frutttare i soldi della Lega. Che bello se, invece di arrabbiarsi, avessero avuto voglia di interloquire con la Procura antimafia. O magari nessuno nella Lega sapeva che il suo tesoriere interloquisse con la `ndrangheta? Chissà. Quindi interloquire è una parola che può non piacere, ma è vera».