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Meduri: «Bene Oliverio, anche io sottoscrivo il suo appello a cambiare la legge elettorale»

«L’appello, di ieri, del Presidente Napolitano sull’ “ineludibilità” di procedere alla riforma della legge elettorale, ”nodo essenziale da sciogliere”, è la traccia vera ed autentica sulla quale oc…

Pubblicato il: 15/05/2012 – 11:48
Meduri: «Bene Oliverio, anche io sottoscrivo il suo appello a cambiare la legge elettorale»

«L’appello, di ieri, del Presidente Napolitano sull’ “ineludibilità” di procedere alla riforma della legge elettorale, ”nodo essenziale da sciogliere”, è la traccia vera ed autentica sulla quale occorre riprendere, con determinazione ed impegno,  mobilitazione alta e significativa». È quanto afferma in una nota l`ex sottosegretario alle Infrastrutture Luigi Meduri. «Assisto, preoccupato – prosegue Meduri -, all’arenarsi degli sforzi, tra le forze della maggioranza del governo Monti, che avevano trovato, prima delle amministrative, un ragionevole ed operoso punto di sintesi che rappresentava lo snodo positivo di diverse esigenze e posizioni ma che aveva saputo individuare un percorso che restituiva ai cittadini la possibilità di scegliere i propri rappresentanti in Parlamento in un quadro di riforme istituzionali forti e già condivise come il dimezzamento del numero dei parlamentari, l’introduzione della sfiducia costruttiva, il superamento del bicameralismo perfetto, la facoltà di revoca dei ministri in capo al presidente del Consiglio. Il dopo elezioni ha riconsegnato un quadro che desta preoccupazione e nel quale le esigenze di visibilità e tattiche dei singoli partiti rischiano di essere interpretate come il ritorno alla vecchia politica ed alla autoconservazione di rendite di posizione e nel quale il rimbalzo di responsabilità è il comodo rifugio di quanti, con un alibi debole, tentato di “congelare” lo status quo. Sarebbe da irresponsabili, nel momento in cui soffia forte il vento dell’antipolitica ed è fortemente avvertita, da tutta la pubblica opinione, l’esigenza di restituire credibilità e sobrietà alla politica, tagliandone i costi eccessivi e gli sprechi ingiustificati, lasciare le cose come stanno, soprattutto dopo la fase referendaria dello scorso anno che ha nettamente indicato la strada da percorrere e l’esigenza primaria da assecondare».
Meduri si dice «completamente d`accordo con l’appello che ha saggiamente e tempestivamente lanciato Mario Oliverio, presidente dell’amministrazione provinciale di Cosenza, che, coerentemente, rilancia una mobilitazione dal basso per “battere un colpo” forte in una Regione tramortita non solo dal declino di proposte politiche che hanno il fiato ormai cortissimo ma anche percorsa da “consuetudini”, come il disinvolto trasformismo, che ne indeboliscono credibilità ed impediscono la costruzione di orizzonti nuovi e proposte politiche in grado di “leggere” le istanze drammatiche di un popolo che ha smarrito speranza e futuro».
«Per questo ci battiamo, più di prima – conclude Meduri -, ”per” i cittadini e “contro” quanti, sotto mentite ed ipocrite spoglie di riformatori, vogliono continuare a coltivare ambizioni con il “nominificio” del Porcellum  che ha devastato l’intero Paese ed ha abbassato il livello di credibilità dei partiti al loro minimo storico».

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