Solidarietà ai ragazzi del "Cartella": «Non facciamoci intimidire da personaggi squallidi e vili»

Numerosi attestati di solidarietà sono stati espressi in queste ore ai ragazzi del centro sociale “Angelina Cartella”.
Secondo il coordinamento regionale “Sinistra Critica” «non è sopportabile che una realtà cosi viva in Calabria per il lavoro sociale, politico ed economico che porta avanti da più dieci anni, venga ridotta in queste condizioni. Occorre una risposta forte! Non facciamoci intimidire da questi personaggi squallidi e vili».
Sulla stessa linea il consigliere comunale di “Energia Pulita” Nino Liotta per il quale «non si è trattato del cortocircuito di un sistema elettrico, ma del cortocircuito che da qualche tempo si è innescato nelle dinamiche politiche e sociali della nostra città. La firma, quella lasciata dai fumi che hanno avvolto la struttura, non può che essere quella dell’intolleranza, sentimento che accomuna, giova ribadirlo, soltanto pochi, ignobili nostri concittadini. Quelli ai quali le Forze dell’ordine dovranno cercare di dare un nome ed un volto, perché siano isolati ed “etichettati” (loro sì) come reggini che non hanno per nulla a cuore la nostra città».
I Giovani democratici, invece, prendono in prestito da Vasco Rossi il titolo della canzone “Che succede in città”. «Tutto è cominciato un giorno del 2006 – è scritto in una nota stampa – quando l`allora sindaco (oggi governatore della Calabria) Giuseppe Scopelliti decise di intitolare l`Arena dello Stretto al senatore fascista Ciccio Franco».
«Dal 2006 ad oggi abbiamo vissuto una serie di vicende note a tutti: attentati di natura mafiosa, suicidi di dirigenti comunali, un buco finanziario al comune di 170 milioni di euro». I Giovani democratici ricordano la proposta di intitolare piazza Orange a Giorgio Almirante, ma anche l`aggressione in un locale reggino di un giovane ragazzo, Claudio Toscano, picchiato perché omosessuale. E infine, «si viene a sapere che il Comune di Reggio Calabria, nella persona dell’assessore all’ambiente e alle pari opportunità, Minasi, riceve con tutti gli onori alcuni rappresentanti di Casa Pound». Stanotte è toccato al «Centro sociale “Angelina Cartella” di Gallico dato alle fiamme e distrutto nella sua quasi totalità. Al suo interno svastiche naziste disegnate e frasi inneggianti al duce. Ecco a cosa la politica del centrodestra sta portando, ecco in quale baratro il sindaco Arena ed i suoi amici stanno facendo sprofondare la città. Un ritorno alla violenza, al fascismo, all’odio ed all’intolleranza».
Interviene anche il segretario reggino di Italia dei Valori, Aldo De Caridi,  che sottolinea come «il centro Cartella negli anni è diventato un punto di riferimento per una serie di lotte civili e ambientali. A nessuno può essere tolto in maniera violenta il diritto di svolgere una funzione politica e sociale, in particolar modo in questo momento così drammatico per il nostro paese. Forze oscure, populiste e antidemocratiche stanno incuneandosi nel tessuto sociale cercando di mettere un bavaglio a coloro i quali, per via democratica e non violenta, cercando di dare una nuova prospettiva al disagio sociale».
Solidarietà anche dal sindacato autonomo dei portuali (Sul) di Gioia Tauro che condanna «senza riserva alcuna il gesto che ha visto andare letteralmente in fumo oltre dieci anni di lavoro da parte di chi si è sempre distinto per onestà e disponibilità. Ci auguriamo che gli autori vengano presto individuati e messi di fronte alle proprie responsabilità».