CAOS CATANZARO | «Uniche vittime: i cittadini»

CATANZARO «”Il Caso Catanzaro” sta assumendo sempre piu` le fattezze di quello che da domani potrebbe essere definito “Il Caos Catanzaro”». È quanto afferma, in una nota, Fabio Guerriero, componente della direzione nazionale del Psi. «A prescindere dal risultato elettorale, che ogni schieramento legittimamente persegue – prosegue Guerriero – il nodo cruciale della questione emersa nella nostra città è la necessità che le istituzioni garantiscano lo svolgersi di elezioni democratiche, non solo libere da condizionamenti di vario genere, ma, effettivamente, scevre da irregolarità. Purtroppo, man mano che passano i giorni, increduli se non anche disgustati, stiamo assistendo alla “certificazione” della gravità e serietà del problema evidenziato che non ha vincitori e vinti ma solo vittime. I cittadini catanzaresi. È altrettanto evidente che una lettura attenta dell`ulteriore escalation del “Caos Catanzaro”, costituita dai tentativi d`intimidazioni rivolti alla più alta carica governativa in Calabria e alla stampa, non può escludere a priori una sorta di “messaggio subliminale”, indiretto e bifronte, rivolto a chi chiede venga fatta luce su quanto è successo e, al contempo, a tutta la popolazione inviando un vero e proprio segnale di stop».
«È bene chiarire, a chi non l`avesse ancora compreso – sostiene ancora Guerriero – che non esiste una parte politica che, in assoluto, può autolegittimarsi, dichiarando di rappresentare la parte buona del Paese, descrivendo l`altra come un coacervo di imbroglioni. Non vi è una sinistra buona e una destra eversiva o viceversa. Occorre, al punto in cui siamo, che tutte le forze politiche si interroghino per verificare se è opportuno rivisitare il modello nazionale di espressione del voto così come concepito e attualmente in vigore. È necessario e non più rinviabile, accertare se questo modello riesce ancora a garantire elezioni libere e democratiche o se, piuttosto, si debba apportare modifiche sostanziali che eliminino il voto controllabile e perciò condizionabile, indipendentemente da chi tenti di controllarlo e condizionarlo. Dobbiamo riportare il confronto politico sul terreno che gli appartiene la contrapposizione di programmi alternativi fra loro per la realizzazione dell`interesse pubblico e del bene di tutti».