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Moglie nella struttura regionale, Loiero: «Non sapevo chi fosse»

CATANZARO L`ex presidente della Regione, Agazio Loiero, è stato sentito stamane in qualità di testimone nel processo che vede imputato l`ex assessore regionale al Lavoro, Egidio Masella, accusato d…

Pubblicato il: 18/05/2012 – 15:12
Moglie nella struttura regionale, Loiero: «Non sapevo chi fosse»

CATANZARO L`ex presidente della Regione, Agazio Loiero, è stato sentito stamane in qualità di testimone nel processo che vede imputato l`ex assessore regionale al Lavoro, Egidio Masella, accusato di tentato abuso d`ufficio. Masella, che fu assessore regionale in quota Rifondazione comunista, propose l`assunzione di sua moglie nella struttura regionale speciale che all`epoca dei fatti lui dirigeva. Nel corso della sua deposizione Loiero ha affermato che lui non sapeva che la persona proposta per l`assunzione nella struttura regionale speciale fosse la moglie di Masella. L`ex presidente della Regione, inoltre, rispondendo alle domande di accusa e difesa, ha affermato che il provvedimento era legittimo ma non opportuno. Il processo è poi proseguito con la deposizione di altri testimoni. L`inchiesta nei confronti di Masella fu avviata nell`agosto del 2005 quando l`allora assessore regionale propose di assegnare a sua moglie, l`avvocato Lucia Apreda, il posto di responsabile amministrativo della struttura speciale da lui diretta. L`assegnazione fu poi revocata dall`allora presidente Loiero, venuto a conoscenza solo da una serie di articoli di stampa dell`identità della persona proposta dall`assessore. Masella rassegnò le dimissioni all`indomani della comunicazione del presidente Loiero di volerlo sfiduciare. Al processo si è giunti dopo un lungo iter che aveva già portato, nel luglio del 2007, al proscioglimento di Masella. Successivamente la Procura di Catanzaro propose ricorso in appello ed i giudici di secondo grado, a loro volta, inviarono gli atti alla Corte di Cassazione. Successivamente la Suprema Corte trasmise gli atti al tribunale di Catanzaro che, dopo cinque anni, dispose il rinvio a giudizio.

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