Sgomento, rabbia, infinita tristezza. La bomba esplosa davanti alla scuola “Morvillo-Falcone” di Brindisi ha ucciso una ragazza di 16 anni appena, Melissa Bassi, ferendone altre cinque ed ha provocato un’ondata di sdegno che ha attraversato anche la Calabria. Bacheche di facebook sommerse da ondate di commenti ma anche la voglia di portare il dolore in piazza, come si farà a Cosenza dove, alle 18, piazza XI settembre accoglierà una manifestazione contro tutte le mafie.
Lo stesso sentimento di costernazione mista a rabbia si coglie anche a Reggio. In riva allo Stretto, si è deciso di dar luogo a un momento di riflessione sul gravissimo attentato di Brindisi al centro “Cartella” di Gallico. L’appuntamento per le sei di questo pomeriggio era già stato fissato nei giorni scorsi, quando associazioni e partiti politici avevano deciso di ritrovarsi per esprimere solidarietà al centro sociale, gravemente danneggiato da un incendio doloso di matrice neofascista. L’incontro, a questo punto, sarà trasformato in un’occasione per discutere dell’atto terroristico avvenuto in Puglia. Intanto, la Flc-Cgil (la federazione dei lavoratori della scuola) ha indetto per lunedì 21, alle 17, un sit in a piazza Italia, davanti alla prefettura di Reggio.
Naturalmente anche in Calabria, come nel resto del Paese, è stata sospesa la manifestazione “La notte dei musei” e domani, in tutte le manifestazioni sportive, sarà osservato un minuto di silenzio per quanto accaduto a Brindisi.
In tanti, non solo dal versante politico, hanno voluto fare sentire la loro voce.
Giuseppe Scopelliti
«Neanche le scuole vengono risparmiate dalla violenza». Così il presidente della Regione Calabria, Giuseppe Scopelliti, ha commentato l`attentato compiuto a Brindisi. «Il governo agisca con immediatezza – ha aggiunto – e individui i responsabili. Personalmente e a nome di tutti i calabresi sono vicino alle famiglie e ai responsabili scolastici in questo momento di dolore provocato dall`ennesima follia».
Alfredo D`Attorre (Pd)
«Il vile e sconvolgente attentato di Brindisi richiede una immediata e corale reazione delle forze politiche e sociali – scrive nella nota a nome del Pd calabrese il suo commissario Alfredo D’Attorre – Come spesso accaduto in passato nei passaggi più delicati della nostra storia repubblicana, forze oscure e prive di scrupoli, stavolta pronte a spingersi fino a un livello di efferatezza perfino maggiore, si mettono in moto per intimidire le istituzioni, condizionare la vita democratica e seminare disorientamento e paura. In una terra come la Calabria la reazione delle forze sane della società, delle istituzioni e della politica è ancora più urgente. Il Pd calabrese sottoscrive l’appello lanciato da sindacati e associazioni perché, a partire da lunedì prossimo, si tengano assemblee in tutte le scuole della Calabria e si riuniscano i Consigli comunali in seduta straordinaria. IL Pd – conclude D’ Attorre – aderirà con i suoi militanti, dirigenti e amministratori ai momenti di mobilitazione indetti dalle altre forze sociali e politiche, promuoverà incontri territoriali nelle diverse province della Calabria e fisserà nei prossimi giorni un attivo regionale, aperto a forze e contributi esterni, per unire la propria voce alla Calabria civile e democratica decisa a opporsi alla barbarie terroristica e criminale».
Andrea Di Martino (Sel)
«Le bombe esplose oggi a Brindisi sono un atto vile. Una barbarie esercitata contro giovani studenti inermi», scrive in una nota il coordinatore regionale di Sel della Calabria, Andrea Di Martino. «Sono atti, questi, contro i quali – aggiunge – bisogna civilmente reagire, a difesa della libertà e della democrazia nel nostro Paese. Inquietanti sono le coincidenze delle bombe. Il nome della scuola, dedicata a Giovanni Falcone e alla sua compagna Francesca Morvillo. Il fatto che in questi giorni ricade il ventennale della strage di Capaci e che la scuola era collocata lungo il percorso della carovana della legalità. Fanno pensare ad un ritorno degli anni stragisti delle mafie. In ogni caso esse sono un attacco alla Democrazia e alle istituzioni della Repubblica. Il fatto che siano state collocate presso una scuola aggiunge alla gravità, la viltà. C`è bisogno di una mobilitazione di tutte le forze democratiche nelle prossime ore».
«Sinistra Ecologia Libertà in Calabria – prosegue – ha indetto una mobilitazione straordinaria “No alle bombe, no alle mafie, si alla democrazia e alla libertà”. Sono state
trasformate in iniziative in tal senso, l`assemblea che si terrà oggi presso il Comune di Pedace, a cui sarò presente con il segretario della federazione di Cosenza Mario Melfi. Alle 18 si svolgerà a Reggio Calabria una assemblea presso il circolo di Sel. Domani dalle ore 18 alle 21 a Cosenza in piazza 11 settembre un presidio con volantinaggio. Altre iniziative sono in corso di preparazione in queste ore e verranno comunicate. Invitiamo i cittadini a partecipare e chiediamo a tutte le forze politiche e sindacali a mobilitarsi in questa direzione».
Mario Oliverio (Pd)
«Esprimo dolore e sdegno per l`atroce e barbaro attentato che questa mattina è stato compiuto contro una scuola di giovani studenti innocenti e inermi, auspico che venga immediatamente fatta piena luce su questa drammatica vicenda e che i colpevoli siano immediatamente individuati e consegnati alle autorità competenti». E` quanto afferma, in una nota, il presidente della Provincia di Cosenza, Mario Oliverio. «Dopo i numerosi atti di violenza ed intimidazione – aggiunge – registrati nelle scorse settimane in varie parti del Paese oggi assistiamo sgomenti ed addolorati a questa nuova tragedia, frutto di una strategia della tensione, criminale e stragista, che colpisce i giovani e il loro futuro, approfittando del disagio e della sofferenza in cui è costretto a vivere il Paese per effetto di una crisi economica devastante. E` evidente che le organizzazioni eversive sono sempre pronte ad alzare il tiro producendo azioni dichiaratamente terroristiche. Di fronte ad attacchi così vili e criminali, tutta la comunità civile e democratica del Paese deve reagire unitariamente, mostrando decisione e coraggio».
«Il popolo italiano – prosegue Oliverio – ha già pagato, in un recente passato, un triste e pesante tributo alla violenza e al terrorismo. E` necessario, quindi, agire tempestivamente, isolando chi strumentalizza le difficoltà e le debolezze del momento per minare alle fondamenta la democrazia del nostro Paese. Alle famiglie della ragazza uccisa, ai parenti di quanti sono rimasti feriti in questo vile attentato e all`intera comunità di Brindisi esprimo, anche a nome dei cittadini della provincia di Cosenza, solidarietà e vicinanza sincere ed auspico che sia garantita pace e serenità alla nostra democrazia e alla vita quotidiana di ogni cittadino italiano».
Giuseppe Galati (Pdl)
«Ogni atto di violenza è da condannare con estrema fermezza, ma quando ad esserne vittime sono dei giovani e la scuola, che rappresentano nello stesso tempo presente e futuro della nostra società, ecco che il nostro grido di protesta si deve alzare più forte verso un episodio a dir poco inaccettabile». E` quanto afferma il deputato del Pdl Giuseppe Galati circa l`attentato compiuto a Brindisi.
«E` veramente doloroso – aggiunge – parlare di una giovane vita spezzata e di altri ragazzi rimasti feriti per un gesto di umana follia. In queste circostanze è necessario che lo Stato faccia sentire in maniera tangibile e forte la sua presenza per stare accanto alle famiglie coinvolte nel triste episodio e verso le quali va il mio pensiero ed il mio affetto».
«Quello che è successo a Brindisi nelle adiacenze della scuola Morvillo Falcone – conclude Galati – ha superato ogni limite. Non è possibile andare a colpire i giovani e la scuola, uniche vere risorse per creare percorsi virtuosi nel nostro Paese».
Giovanni Latorre
Per Giovanni Latorre, rettore
dell`Università della Calabria, si tratta di « Un atto vile e di inaudita gravità, che sconcerta e colpisce profondamente il Paese, in ogni sua espressione. Esprimo, anche a nome dell`Ateneo che rappresento – afferma Latorre – alla famiglia della giovane vittima, a quelle degli studenti feriti, al Preside e ai docenti dell`Istituto, alle Istituzioni e ai cittadini di Brindisi e della Puglia, i sentimenti più sinceri di
partecipazione e di affettuosa vicinanza in questo momento drammatico, nel quale ci sentiamo dolorosamente tutti coinvolti. Insieme alla ferma condanna per quanto accaduto e alla solidarietà verso chi ha subito questa barbarie – conclude Latorre – serve, in questo giorno infausto, richiamare l`attenzione di tutti alla resistenza civile e alla necessità di affermare con forza i valori e i principi irrinunciabili sui quali si fonda la democrazia italiana, i quali, anche questa volta, costituiscono il riferimento necessario per superare lo sgomento e il disorientamento causati da questa tragedia e lavorare per un futuro migliore».
Adriana Musella (Riferimenti)
Il Coordinamento nazionale antimafia Riferimenti, impegnato nel percorso di memoria Gerbera Gialla, che sta attraversando il Paese da sud a nord, esprime il proprio «disorientamento di fronte all`inaudito attentato di Brindisi ai danni di studenti inermi». La Presidente di Riferimenti, Adriana Musella, evidenzia che «come ci ha insegnato Paolo Borsellino, il problema mafia non è soltanto un`opera repressiva giudiziaria, ma è soprattutto culturale. Formare ed informare le nuove generazioni è uno strumento indispensabile della lotta alla mafia, cui tutto questo fa paura. La mafia, infatti, vuole il silenzio, la disinformazione, l`omertà, noi contro la mafia urleremo come sempre abbiamo fatto in questi trent`anni, insieme a migliaia e migliaia di ragazzi che in ogni Regione ci seguono».
Cgil Calabria
«Il vile attentato, un atto bestiale, compiuto stamani a Brindisi nei pressi di una scuola dedicata a Giovanni Falcone e Francesca Morvillo, era programmato per uccidere e seminare il terrore, colpendo studenti indifesi. Si è voluto dare con questo crimine infame un segnale destabilizzante per intimidire le istituzioni e colpire l`impegno dei tanti giovani in lotta contro il crimine, per la legalità», accusa una nota stampa della Cgil della Calabria. «Un atto bestiale – prosegue la nota – che accade proprio nel giorno in cui era attesa a Brindisi la Carovana antimafia, e ad appena tre giorni dalle celebrazioni ufficiali per il ventesimo anniversario dell`assassinio del giudice Falcone, a vent`anni dal delitto Borsellino e nell`imminenza dei funerali di Stato di Placido Rizzotto, il 24 maggio. Aver colpito giovani inermi è un segno di efferatezza e brutalità orrende, da parte di chi ha architettato questo crimine. Respingeremo con forza quest`ennesimo attacco alla democrazia e alla legalità del Paese. Per questo, chiediamo allo Stato di fare la sua parte, nel preciso dovere di non dare tregua finché non verranno trovati e colpiti mandanti ed esecutori, e smascherate le finalità eversive alla base di tale atto. Non ci faremo intimidire – conclude la Cgil calabrese – saremo sempre più determinati nel portare avanti ora e per sempre la lotta per il ripristino della legalità e il riscatto del sud».
Angela Napoli (Fli)
«Rimango impietrita difronte al vile atto perpetrato questa mattina a Brindisi, che ha già portato alla morte di una giovanissima studentessa e colpito altre otto – ha scritto invece la componente della commissione parlamentare Antimafia Angela Napoli – La tragedia odierna, a pochi giorni dal ventennale delle stragi di Palermo, impone a non considerare debellato lo strapotere mafioso, difronte al quale non bastano più le parole di condanna, occorre fermezza, coraggio e garanzia della sollecita individuazione dei responsabili».
Giannetto Speranza
«Esprimo lo sdegno profondo mio personale, dell’Amministrazione comunale e della città di Lamezia Terme per questo terribile attentato che è un ulteriore tentativo di strage – ha fatto sapere il sindaco di Lamezia Terme Giannetto Speranza – La comunità di Lamezia Terme partecipa al dolore di tutta l’Italia e soprattutto di Brindisi e della Puglia. Tutte le iniziative previste oggi in città si trasformano in momenti di lutto e protesta. Già stamattina, durante la giornata dedicata a Falcone alla scuola media Ardito, ho ricordato Melissa, la giovanissima vittima. Ne parlerò alla giornata diocesana della gioventù, all’inaugurazione della mostra sui migranti e nel Consiglio comunale di lunedì prima di discutere del Tribunale. Chi ha compiuto tanta violenza e atrocità ci fa orrore. Sono nemici feroci perché hanno ucciso e tentato di uccidere ragazze e ragazzi indifesi e innocenti. Lo Stato democratico ha il dovere di trovare e di punire in maniera fortissima assassini e mandanti».
Osvaldo Napoli (Pdl)
«Il primo pensiero deve andare ai familiari delle ragazze rimaste uccise e di tutti i feriti vittime del più vigliacco degli attentati. La criminalità organizzata, si chiami mafia o Sacra corona unita, ha agito, come nel `92-`93, cogliendo il momento di straordinaria debolezza della politica e delle istituzioni. La chiamata all`unità delle forze politiche è la peggiore risposta che possa venire dallo Stato, mentre decisiva è l`unità civile e delle coscienze del Paese». Lo afferma il vicecapogruppo del Pdl alla Camera Osvaldo Napoli. «Gli avversari più temibili per la mafia sono una democrazia solida e la corretta fisiologia della vita parlamentare. L`attuale confusione che domina nella vita parlamentare e il conseguente smarrimento in cui si trova il Paese sono il terreno ideale di coltura per la criminalità organizzata e per chiunque voglia alimentare disegni destabilizzanti dello Stato e della democrazia».
Cgil, Cisl e Uil Catanzaro
Le organizzazioni sindacali di Cgil, Cisl e Uil della provincia di Catanzaro hanno convocato per lunedì pomeriggio una riunione congiunta dei comitati direttivi con all`ordine del giorno l`attentato compiuto a Brindisi. La riunione si svolgerà nella sala del consiglio comunale di Catanzaro. Le segreterie provinciali di Cgil, Cisl e Uil di Catanzaro, è detto in una nota, «sono fortemente preoccupate e condannano con forza l`attentato dinamitardo che ha colpito la città di Brindisi. La violenza cruda che ha devastato un`Istituzione fondamentale per la tutela della democrazia e la crescita sociale, quale è la scuola. Siamo indignati, sconvolti, esausti di lanciare parole di condanna verso i numerosi atti di violenza che ogni giorno consumano la nostra terra e la nostra democrazia. Parole che spesso risultano insensate e vuote di fronte al dolore delle famiglie colpite oggi a Brindisi. Il nostro pensiero, la solidarietà del mondo del Lavoro e di tutti i lavoratori va a quelle ragazze e a quei ragazzi che oggi pagano il prezzo delle distrazioni, del disinteresse verso la legalità, del tacito consenso che si offre alle Organizzazioni Criminali quando ci si chiude nelle proprie paure, quando si pensa che il problema non riguarda la società tutta ma solo pochi addetti ai lavori. «Chiediamo – conclude la nota dei sindacati – che il prossimo lunedì si convochino dei consigli comunali straordinari in tutta la provincia, ai rappresentanti degli studenti l`immediata convocazione delle assemblee di istituto ed ai dirigenti scolastici di favorirne lo svolgimento, alla Chiesa, alle associazione laiche e cattoliche, ai partiti politici, ai rappresentanti delle Istituzioni di unirsi nella ferma condanna alla violenza criminale».
Agazio Loiero (Mpa-Ad)
«Si brancola ancora nel buio – ha detto Agazio Loiero (coordinatore nazionale della federazione Mpa-Ad) – ed è difficile rintracciare le responsabilità, anche se una serie di concomitanze sembrerebbero ricondurre alla matrice mafiosa. Quanto è accaduto oggi a Brindisi pone in maniera stringente il problema della sicurezza nel nostro Paese ma anch
e quello di una società che non riesce ad aver voce davanti alla crisi, che non si scuote più neanche davanti alla media giornaliera di un suicidio e che pensa, forse, di poter scuotere l’attenzione con effetti così assurdi e così orrendamente inaccettabili».
Bruno Censore (Pd)
«Se fosse confermata la matrice mafiosa, l’attentato davanti la scuola di Brindisi segnerebbe una svolta preoccupante nel livello di efferatezza con la quale le organizzazioni criminali cercano di piegare la società civile e democratica», dice invece Bruno Censore, vicepresidente della Commissione regionale Antindrangheta. «Colpire le vite di giovani studenti rappresenta un gesto di viltà e di crudeltà che è stato ordito per spezzare la speranza di normalità che anima i giovani delle terre martoriate dalla criminalità organizzata. I colpevoli di questo ignobile gesto vanno immediatamente individuati e puniti; per questo motivo, confidiamo nella celere azione delle forze dell’ordine e della magistratura che invitiamo a non lasciare nulla di intentato per assicurare i colpevoli alla giustizia. Alle famiglie della vittima e dei feriti giunga la solidarietà più sincera di tutta la Calabria onesta».
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