Ultimo aggiornamento alle 15:55
Corriere della Calabria - Home

I nostri canali


Si legge in: 3 minuti
Cambia colore:
 

Riconoscimento a Baldo Honorati, l`assessore Lentini: «Polemiche inutili»

CROTONE «La polemica scatenata dalla sinistra contro la decisione dell’amministrazione provinciale di conferire un riconoscimento al prefetto Domenico Bagnato e al generale Tito Baldo Honorati, a r…

Pubblicato il: 21/05/2012 – 16:56
Riconoscimento a Baldo Honorati, l`assessore Lentini: «Polemiche inutili»

CROTONE «La polemica scatenata dalla sinistra contro la decisione dell’amministrazione provinciale di conferire un riconoscimento al prefetto Domenico Bagnato e al generale Tito Baldo Honorati, a ricordo di quanto fecero sul territorio in anni lontani per contrastare la criminalità mafiosa e la corruzione e per ripristinare la fiducia dei cittadini verso le istituzioni e la legge, ha dell’incredibile».
È quanto afferma, in una nota, l`assessore alla Cultura della Provincia di Crotone, Giovanni Lentini replicando alle affermazioni della sinistra. «Se dovessimo prendere a prestito la terminologia calcistica – aggiunge –, si potrebbe tranquillamente parlare di un clamoroso autogol. In tutta la popolazione provinciale, infatti, non vi è chi non ricordi con gratitudine, per avere vissuto direttamente gli eventi di quel tempo o per averne sentito il racconto da genitori e persone più anziane, l’impegno e la lotta senza quartiere condotta in quegli anni dalle forze dell’ordine contro la mafia, la violenza diffusa, la cultura della sopraffazione e del sopruso. Il riconoscimento era per la vicenda specifica legata alla presenza e ai successi dei due funzionari dello Stato in anni precisi, in un definito contesto storico, in una circoscritta area territoriale, come hanno ben compreso e condiviso sindaci, rappresentanze sociali e istituzionali, singoli cittadini, presenti in larga misura all’iniziativa promossa dalla Provincia. Non era oggetto della nostra valutazione l’intera carriera del prefetto Bagnato e del generale Honorati, su cui ogni differenziazione di giudizio è legittima ed è a nostra perfetta conoscenza. Libero ciascuno di scegliere i suoi punti di riferimento. Per noi i punti di riferimento restano i fedeli servitori dello Stato, quelli che hanno dedicato e dedicano la loro vita alla difesa della legalità e dell’ordine democratico, a tutelare il prestigio e l’autorevolezza delle istituzioni, a dare ai cittadini la certezza che lo Stato non cede ed è presente laddove la mafia o le forze dell’anarchia e del ribellismo protestatario vogliono cancellare la legge e sovvertire l’ordine sociale». «Capiamo – afferma ancora l`assessore provinciale – che per chi ha preferito premiare cattivi maestri, personaggi che hanno predicato per anni la cultura dell’odio contro lo Stato e i suoi rappresentanti, che hanno avvelenato con il loro triste esempio e insegnamento la vita di intere generazioni, sia difficile nascondere il richiamo dell’ideologia da cui provengono e che puntualmente riaffiora. Fa male che questa polemica e questa differenziazione siano state messe in piedi in ore in cui, purtroppo, anche la cronaca nazionale suggeriva unità, senso della misura, responsabilità. Ma se la sinistra insegue ancora i suoi fantasmi ideologici e si colloca fuori della storia la colpa non è di altri. È solo sua».

Argomenti
Categorie collegate

Corriere della Calabria - Notizie calabresi
Corriere delle Calabria è una testata giornalistica di News&Com S.r.l ©2012-. Tutti i diritti riservati.
P.IVA. 03199620794, Via del Mare, 65/3 S.Eufemia, Lamezia Terme (CZ)
Iscrizione tribunale di Lamezia Terme 5/2011 - Direttore responsabile Paola Militano | Privacy
Effettua una ricerca sul Corriere delle Calabria
Design: cfweb

x

x