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"Programma stage", i laureati denunciano la disattenzione della politica

Torna d’attualità la vicenda dei voucher per i migliori laureati calabresi erogati dal consiglio regionale. Un vero e proprio pastrocchio giuridico, che periodicamente si ripropone. Ogni qual volta…

Pubblicato il: 24/05/2012 – 11:40
"Programma stage", i laureati denunciano la disattenzione della politica

Torna d’attualità la vicenda dei voucher per i migliori laureati calabresi erogati dal consiglio regionale. Un vero e proprio pastrocchio giuridico, che periodicamente si ripropone. Ogni qual volta si avvicina la scadenza dei contratti, infatti, i giovani che hanno vinto la selezione mettono in evidenza la loro condizione di precariato. Giova ricordare, però, che la stabilizzazione negli uffici in cui prestano servizio cozza con il principio costituzionale che indica nel concorso l’unico sistema per l’accesso alla pubblica amministrazione. Il comitato voucher però non molla e in un comunicato sollecita una maggiore attenzione da parte della politica. «Proprio in questi giorni si è tenuto a Milano – si legge nella nota – il “Forum della meritocrazia” dedicato ai migliori talenti italiani che, nell`ambito del proprio settore, sono riusciti a emergere grazie al merito; una manifestazione che si propone di contaminare quella parte del Paese soggetta ancora a vecchie logiche clientelari e far capire come in Italia sia possibile crescere professionalmente con il proprio curriculum. Slogan della manifestazione è la celebre frase dell`umanista Leon Battista Alberti “L`uomo può ciò che vuole”, secondo cui i nostri obiettivi, nella vita e nella professione, possono essere raggiunti solo se sono ben chiari e se abbiamo forza di volontà. Ebbene, anche in Calabria sarebbe possibile realizzare i propri sogni-obiettivi avendo “voglia” di realizzarli? E, soprattutto, sarebbe mai immaginabile in Calabria aggregare tutte le eccellenze nei vari ambiti professionali premiando i talenti più meritevoli, senza le cosiddette “raccomandazioni”?». Gli stagisti erano convinti che la risposta potesse essere affermativa con l’avvio dell’esperienza dei voucher. «Ma due anni sono passati in fretta e, a stento, i “supercervelli”, sono riusciti a “ottenere” una nuova legge dal consiglio regionale che permetteva loro di proseguire il loro percorso professionale all`interno degli enti in cui avevano già prestato servizio. Ma tale legge, rimane ad oggi, a circa tre mesi dalla scadenza del loro contratto, ancora non totalmente attuata in quanto giunta regionale e annessi non hanno ancora avviato i tavoli tecnico-politici di concertazione per l`utilizzo dei fondi comunitari che permetterebbero ai “supercervelli”, dopo quattro anni già passati, di continuare il loro percorso professionale presso i vari enti calabresi e alla Regione di non dover, per l`ennesima volta, restituire i fondi alla comunità europea».

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