Catania: «Agricoltori, unitevi! Solo così ci si impone nel mercato»

LAMEZIA TERME Non c`è solo l`analisi che puntualmente risuona quando cala un “big” – «alla Calabria servono più legalità e più infrastrutture per riallinearsi al resto del Paese» –, perché stavolta il ministro delle Politiche agricole Mario Catania si lancia in un`esortazione ben precisa agli imprenditori agricoli: «Aggregatevi! Molti dei produttori incontrati oggi – ha argomentato – mi hanno testimoniato che la difficoltà è rapportarsi al mercato. Ecco, la sfida è quella: collaborare. Solo così potrà crescere la quota di valore remunerativo dei prodotti commercializzati, un valore che oggi, tanto più qui in Calabria, è troppo bassa per l`agricoltore». Insomma, non più assistenzialismo ma anche cooperazione per un nuovo protagonismo sui mercati che contano. Certo, ci sono quei due scogli da superare, «ma non siamo all`anno zero – ha chiosato –, anche se si dovrà lavorare ancora per molti anni. Questo governo ce la sta mettendo tutta, la speranza è che anche chi verrà dopo di noi continuerà su questa strada».
Quando si torna a parlare di agricoltura, risorse e territorio, Catania ribadisce che il patrimonio non manca e il celeberrimo «fare rete» non è mai stato più attuale che in questo momento congiunturale, in questa regione e in questo settore – ha fatto capire a più riprese il ministro.
Al suo fianco, fedele al dettato dell`ospitalità calabrese, il collaboratore Ernesto Carbone, un cosentino nella sua struttura. Catania in giornata ha inaugurato il laboratorio alimentare realizzato nella fondazione Terina di Lamezia, facendo poi visita ad alcune strutture agricole di eccellenza. Non solo: il ministro ha fatto i complimenti a Pietro Molinaro, numero uno di Coldiretti, per i tre punti vendita lametini coi prodotti del territorio. «Non è che li avete preparati soltanto perché c`ero io?», ha scherzato Catania. «No, quelli ci sono sempre…». In serata la conferenza-lampo all`Ashley di Sant`Eufemia con le organizzazioni professionali agricole e con l`assessore regionale all`Agricoltura Michele Trematerra, al quale ha ribadito la «totale sintonia» di rito. Perché, dopotutto, i ministri tecnici non possono non parlare la stessa lingua dei governi precedenti.