Chi li ha visti è pronto a giurare che la discussione era abbastanza animata. Protagonisti due deputati calabresi del Pdl, Giovanni Dima e Jole Santelli, solitamente molto uniti tra loro. Il motivo del contendere? La paventata chiusura dei Tribunali di Lamezia Terme e Rossano. Il ministero della Giustizia (con un atto firmato dal capodipartimento dell`Organizzazione giudiziaria, Luigi Birritteri) avrebbe preso la decisione di chiudere il Tribunale della città della Piana, accorpandolo a quello di Catanzaro, “salvando” invece dal processo di razionalizzazione dei costi delle sedi giudiziarie quelli di Paola e Castrovillari. I bene informati raccontano che Dima non avrebbe molto gradito l’atteggiamento della sua collega, impegnata “soprattutto” a scongiurare il presidio di legalità del centro tirrenico cosentino. Da qui sarebbe nato un diverbio che non è sfuggito agli occhi degli abituali frequentatori del Transatlantico.
Interpellato sulla questione, Dima si è affrettato a ridimensionare la portata del fatto: «Diverbio? Tra noi solo una normale divergenza di vedute. E poi sulla chiusura dei Tribunali non c’è nessuna decisione definitiva. Ho preso io stesso contatti con il capo di gabinetto del ministro per verificare bene cosa il governo ha intenzione di fare».
La situazione, in ogni caso, è molto delicata. Non è un caso che sull’argomento c’è stato pure l’intervento del governatore Peppe Scopelliti. Un invito alla ragionevolezza, il suo: «Dopo la lettera dei giorni scorsi, ho chiesto al ministro della Giustizia Paola Severino un incontro urgente per confrontarci, insieme ai parlamentari calabresi, sulle reali esigenze del territorio». In Calabria – aggiunge – stiamo portando avanti una linea rigorosa, abbiamo chiuso e riconvertito ben 14 strutture ospedaliere ma adesso c`e` anche il rischio di perdere due tribunali, fondamentali presidi di legalità per una Regione che deve puntare proprio sul rafforzamento di questo principio, per cui comprendo le ragioni di chi, in queste ore, sta vivamente protestando. Pur capendo le necessità del ministero della Giustizia di riorganizzare il comparto ritengo doveroso che il ministro convochi la Regione ed i parlamentari calabresi per discutere dei provvedimenti da assumere, insieme a chi è impegnato in prima linea, sul territorio, a governare i processi di crescita».
PROTESTA BIPARTISAN IN AULA Protesta bipartisan in Aula alla Camera da parte di diversi deputati calabresi contro la chiusura del Tribunale di Lamezia Terme, prevista da un progetto di revisione della geografia giudiziaria che il governo ha allo studio. A mettere in rilievo i rischi della chiusura di uffici che rappresentano presidi di legati in territori ad alta densità criminale, come appunto Lamezia, sono stati nell`ordine Ida D`Ippolito (Udc), Doris Lo Moro (Pd), Pino Galati (Pdl), Angela Napoli (Fli) e Mario Tassone (Udc). Quest`ultimo ha fra l`altro affermato: «Se io fossi il ministro della Giustizia e decidessi di eliminare il Tribunale di Lamezia Terme, sarei un folle. Ma so che la Severino, che stimo, non lo farà».
A Lamezia, tra l`altro, è in atto una dura protesta degli avvocati, che hanno occupato il Tribunale destinato, secondo il progetto governativo, ad essere accorpato a quello di Catanzaro. E sempre intervenendo alla Camera Giovanni Dima, deputato del Pdl, ha suggerito la possibilità di valutare una deroga per l`intero territorio calabrese, evitando di sopprimere uffici giudiziari in una Regione in cui la pressione della criminalità organizzata è molto forte.
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