CATANZARO «La tragica e irresponsabile ipotesi della soppressione del tribunale di Lamezia Terme conferma la natura ragionieristica e antipopolare del governo Monti, un Governo nato senza legittimazione elettorale e rispetto al quale io mi sento opposizione. Per questo governo un tribunale equivale all`Ufficio economato di un ministero». È quanto afferma, in una nota, l`assessore regionale Domenico Tallini. «Chiedo formalmente al Pdl nazionale, che pure continua a sostenere a malincuore questo “governo dei professori” così lontano dalla gente – prosegue Tallini – una posizione netta rispetto ad un problema che non è locale. La sicurezza e la legalità nella città di Lamezia Terme sono beni preziosi e irrinunciabili per tutti i calabresi. La mia posizione critica rispetto al governo Monti non è dettata solo dalla drammatica contingenza del tribunale di Lamezia Terme, ma riguarda la natura stessa di un esecutivo che da mesi sta affossando il Paese e soprattutto le famiglie italiane. Bene farebbe il Pdl ad uscire dalla maggioranza ma comprendo le ragioni di prudenza di Alfano». «Spero solo che il Popolo della Libertà – prosegue l`assessore regionale – eserciti il suo ruolo di più numeroso gruppo parlamentare per modificare provvedimenti incauti come quelli che riguardano l`organizzazione della giustizia nella nostra regione. Se si smantella un presidio di legalità come il tribunale nella città di Lamezia Terme vuol dire che lo Stato fa le valigie dalla Calabria e lascia questa terra in mano alla criminalità. Auspico che anche in Calabria, come avviene in tutte le altre regioni italiane quando emergono questioni drammatiche e importanti, tutte le componenti parlamentari, a prescindere dal colore e dallo schieramento, si stringano attorno al presidente della Regione per una battaglia unitaria nell`interesse della collettività».
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