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Congresso Pd, approvata l`anagrafe degli iscritti

CATANZARO Si è riunita stamane la Commissione regionale per il Congresso del Pd, alla presenza del commissario regionale e dei coordinatori delle cinque Commissioni provinciali. La Commissione regi…

Pubblicato il: 03/06/2012 – 16:01
Congresso Pd, approvata l`anagrafe degli iscritti

CATANZARO Si è riunita stamane la Commissione regionale per il Congresso del Pd, alla presenza del commissario regionale e dei coordinatori delle cinque Commissioni provinciali. La Commissione regionale ha preso atto dei verbali di certificazione formale delle anagrafi degli iscritti 2011 e delle relative tabelle riassuntive, che sono stati approvati da tutte e cinque le Commissioni provinciali entro il termine del 30 maggio 2012. Lo rende noto.
«Alfredo D`Attorre – si legge in una nota dell`ufficio stampa del Pd – ha espresso un ringraziamento sincero e convinto ai componenti delle Commissioni congressuali e ai loro coordinatori per lo straordinario lavoro svolto fin qui, che consegna al Pd della Calabria e ai suoi iscritti una base di adesioni certificata e trasparente, condizione essenziale per il regolare e ordinato svolgimento della fase congressuale».
La Commissione ha inoltre preso atto dello spostamento di una settimana del termine per la presentazione delle candidature alla segreteria regionale e delle successive scadenze congressuali, decisa dal commissario regionale «per proseguire il confronto alla ricerca di una soluzione più largamente condivisa», e si è riconvocata per sabato 9 giugno alle ore 17 per garantire i successivi adempimenti congressuali.

I 4 «QUESITI» A BERLINGUER DI UN ISCRITTO
Non mancano però i malumori interni. Antonio Tarantino, iscritto al circolo di Catanzaro Lido, ha inviato una lettera al presidente della commissione di garanzia, Luigi Berlinguer, e per conoscenza al coordinatore della segreteria nazionale, Maurizio Migliavacca oltre che al componente della stessa segreteria, il calabrese Nico Stumpo. «Illustre presidente – scrive Tarantino a Berlinguer –, sono costretto a rivolgermi a Lei, così come ho fatto alcuni giorni fa, per sottoporLe alcuni altri quesiti, che per me diventano certezze leggendo e rileggendo lo statuto ed il regolamento per il tesseramento. In un paese democratico ed in un Partito Democratico – continua –, le regole sono il collante che tiene insieme donne ed uomini che per storia politica, sensibilità e provenienza scelgono di stare nella stessa organizzazione perché condividono il progetto politico e si sentono garantiti dalle regole che comunemente si sono dati e che organismi eletti democraticamente devono far rispettare».
Poi Tarantino elenca «i quesiti per i quali chiedo una pronuncia da parte della commissione nazionale di garanzia, in mancanza di quella regionale e provinciale». E cioè: «Primo quesito: Leggendo la Vostra deliberazione del 22/02/2010, devo pensare che le “commissioni per il congresso”, così le ha chiamate D’Attorre all’atto del loro insediamento(ero presente), non sono titolate né a consegnare tessere, così come hanno fatto a Catanzaro, né tanto meno a certificare l’anagrafe degli iscritti ed il regolamento congressuale (art.3 comma 2 e 6), perché non sono quelle elette al congresso precedente,  che avrebbero dovuto, dopo il primo e secondo commissariamento,  rimanere in carica in “prorogatio” per evitare vuoti di potere».
Il «secondo quesito» riguarda le commissioni nominate da D`Attorre: «Anche in presenza di dimissioni in massa dei componenti – argomenta ancora l`esponente pd – le commissioni sia regionale che provinciali, è mia convinzione, avendo anche avuto interlocuzioni telefoniche con esperti della stessa commissione nazionale, che il commissariamento di una struttura regionale e provinciale, supera solo gli organismi politici  e non le commissioni di garanzia, né tanto meno un organismo monocratico, quale è il commissario, può nominarsi anche l’organismo di garanzia. Pertanto debbo pensare che le commissioni nominate da D’Attorre sono illegittime, e tutto il percorso congressuale convocato non ha i crismi del rispetto delle regole».
Il «terzo quesito» riguarda le tessere ed è riferito a un episodio accaduto nei giorni scorsi a Catanzaro, comunicato peraltro da Vincenzo Capellupo (esponente di spicco del pd del capoluogo) via mail ai vertici dei Democrat. «L’amico Capellupo ha fatto però un errore nel comunicarLe che le 40 tessere on line – spiega Tarantino – consegnate a Catanzaro Lido, senza che i componenti della stessa commissione per il congresso provinciale ne sapessero nulla, anzi, la commissione aveva all’unanimità stabilito che loro e non altri avrebbero consegnato le tessere nella sede di Catanzaro di via S.Nicola dalle 17 alle 19 del 31/5/2012, anche se D’Attorre aveva stabilito che inderogabilmente il tesseramento, chiuso al 31/12/2011, come è normale in un partito normale, si chiudeva il 30/5/2012. Quelle 40 tessere, che per me dovrebbero essere considerate nulle per modi e tempi di consegna,  in verità non sono state consegnate nel circolo del Pd, ma sono state date, in un luogo privato di cui è proprietario il titolare della mail dalla quale sono partite la maggioranza delle richieste di tesseramento on line, e cioè il vice presidente del consiglio regionale. Voglio anche informarla, perché Lei abbia tutte le informazioni, che il tesseramento del 2010 e quello del 2011, il circolo nel quale sono state consegnate le su dette tessere, è stato costretto a farlo al Dopolavoro ferroviario, per il semplice fatto che a Catanzaro Lido il Pd non ha una sede propria». Poi viene citato un caso particolare: «Ho appreso attraverso la lettera che Le ha inviato l’amico Capellupo, componente la commissione, che l’amico Capicotto ha ritirato la tessera il 31/5/2012, e pertanto non era tesserato quando è stato nominato da D’Attorre nella commissione provinciale per il congresso. Può un non iscritto al partito – si chiede Tarantino – essere nominato componente di una commissione di garanzia, fosse anche solo commissione per il congresso, come le chiama D’Attorre?».
La lettera è chiusa dalla «richiesta di una sollecita pronuncia da parte della commissione, su questi e gli altri quesiti (chi ha dato la tessera all’On. Ciconte e con quale deroga visto che era stato dichiarato decaduto da iscritto nell’ottobre 2010?) prima che si avvii il congresso, in modo da dare certezza dei diritti e dei doveri degli iscritti e del rispetto delle regole. Il momento storico in cui viviamo – conclude Tarantino –, l’antipolitica dilagante che sta colpendo anche il nostro elettorato, la voglia sempre più crescente nella società di cancellare i partiti, il dilagare della corruzione in tutti i gangli della società, impongono a noi, che ancora crediamo nella politica, atteggiamenti che siano non solo esempi di trasparenza e correttezza personale ma ci impongono di dare certezza che essere iscritti al Partito democratico è un onore da professare orgogliosamente».

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