Il Pdl alla Regione e la lista Scopelliti condividono le opinioni del governatore

Le pesanti dichiarazioni sullo stato di salute del Pdl rilasciate in un’intervista ad Avvenire da Giuseppe Scopelliti, presidente della Regione e coordinatore calabrese del partito di Berlusconi, continuano a destare una serie di reazioni politiche. Un coro ben orchestrato, a cui ha dato il “la” il consigliere regionale della lista “Scopelliti presidente”, Salvatore Magarò. Secondo quest’ultimo, «in Calabria i moderati e riformisti, che sono consapevoli dei danni subiti dal tessuto istituzionale, economico e sociale, a causa di deleghe in bianco firmate nei decenni scorsi a gruppi dirigenti nazionali che non hanno mai ottemperato ai loro impegni, intravedono nell`appello del presidente Scopelliti le parole giuste e il giusto messaggio per incominciare, dal territorio e assieme ai calabresi, a costruire una politica che, prendendo le mosse dall`ascolto delle esigenze reali, costruisca una progettualità efficace». Il capogruppo a palazzo Campanella della stessa lista del governatore, Giovanni Bilardi, sostiene che le recenti riflessioni di Scopelliti «conclamano la vitalità di questo centrodestra calabrese che non solo trova riscontri oggettivi ed inoppugnabili nei recenti risultati elettorali, che in Calabria sono stati positivi ed in controtendenza, ma anche dimostra che questa regione ha una classe dirigente nuova, giovane, efficiente».
Domenico Naccari, delegato del sindaco di Roma Alemanno ai rapporti con le Regioni, evidenzia la necessità di «portare a termine una riforma elettorale che riaffermi la centralità del cittadino nella scelta dei propri rappresentanti così come sancisce la Costituzione. La reintroduzione delle preferenze alle Politiche è l`elemento centrale da cui partire per avviare un processo credibile di rinnovamento politico».
Da parte sua, la vicepresidente della Regione, Antonella Stasi, commenta così: «Scopelliti ha dimostrato di avere idee e identità avendo il coraggio di dire quello che in molti pensano, e cioè che il partito deve rigenerarsi». Il consigliere regionale pidiellino Nazzareno Salerno condivide «un ragionamento che impone al Pdl di ripensare se stesso e di trovare la via per rispondere alle esigenze della società. D`altronde, non è più rinviabile la soddisfazione della necessità di aprirsi davvero alla società civile, alle categorie produttive, a tutte quelle classi sociali che chiedono e meritano un ascolto più attento».
«Sono anni che il sistema politico nazionale arranca e il rinnovamento non è più rinviabile», chiosa l’assessore regionale alla Cultura, Mario Caligiuri, che aggiunge: «Nascondere la testa sotto la sabbia è il comportamento peggiore. Scopelliti ha fatto sostanzialmente una fotografia della realtà, che vale per il centrodestra come per tutti gli altri schieramenti». Il senatore Vincenzo Speziali sostiene che «le riflessioni avviate dal presidente Schifani sul Foglio e dal governatore Scopelliti su Avvenire sono due momenti importanti nel dibattito interno al Pdl. Il presidente del Senato richiama all`ordine il partito invitandolo a non inseguire Grillo su un terreno di scontro demagogico» mentre «il presidente della Regione Calabria indica un modello vincente, quello che ha applicato sul territorio invitando a tornare alla politica vera, tra la gente. Credo che dai due interventi si possano ricavare dei tasselli molto importanti per un percorso di discussione e rilancio del centrodestra per il governo della nazione e del territorio».