La Direzione investigativa antimafia di Catanzaro ha confiscato beni mobili ed immobili per un valore complessivo di oltre un milione e duecentomila euro riconducibili ad un commercialista barese, Pasquale Ostuni, di 49 anni, condannato in via definitiva per estorsione. Il provvedimento è stato adottato dalla Corte di Appello di Catanzaro su richiesta della Procura generale. Oltre a beni mobili e immobili, la Dia ha confiscato anche alcuni rapporti finanziari. Tra questi il capitale sociale di un`azienda di servizi sociali e contabili, di un`altra che si occupa di elaborazione e registrazione dati, metà del capitale sociale di un`azienda agricola e di una edile, tutte attività che operano ad Altamura (Bari). Ostuni è stato condannato in via definitiva per estorsione continuata nei confronti di imprenditori di Altamura e del materano, a tre anni e tre mesi di reclusione. La Dia ha eseguito accertamenti riferiti al periodo tra il 1988 ed il 2009 dei cespiti riconducibili ad Ostuni, dei bilanci aziendali, e di documenti bancari, dai quali è emersa una netta sproporzione tra il reddito dichiarato dall`uomo e le attività economiche esercitate e il tenore di vita familiare.
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