Ciconte: «La vera sconfitta del Pd è la mancanza di progettualità»

CATANZARO «In Calabria, il centrosinistra e il Pd perdono, senza sfruttare il momento politico nazionale che consegna al Paese un centrodestra in difficoltà, che viaggia verso l`implosione, perché mancano di progettualità e strategia. E mentre il segretario nazionale democrat, Pier Luigi Bersani, propone di aprire a liste civiche, associazioni esoprattutto ai moderati, in una parola alla società civile, nella nostra regione il Pd si perde dietro un congresso regionale che slitta, forse non si tiene, si basa su untesseramento riaperto a singhiozzo, in deroga dove capita. Ma non a Catanzaro». A sostenerlo, in una nota, è il consiglie reregionale Vincenzo Antonio Ciconte, leader di “Svolta democratica”.
«Il centrosinistra – prosegue Ciconte – non ha saputo cogliere l`assist offerto dalle dimissioni di Michele Traversa che rinuncia alla guida della città dopo soli sette mesi diamministrazione: il centrosinistra si è ritrovato davanti ad un centrodestra fatto di liste che perdono consensi dall`80 per cento dello scorso anno al 58 di questa tornata, e un sindaco che si attesta al 50,02 per cento, mentre lo scorso anno vantava il 62 per cento. Ma ha fallito perché non ha progettualità, è questa la vera sconfitta al di là del risultato elettorale. Avremmo potuto dare una vera svolta alla politica calabrese, realizzando un rinnovamento reale: la strada maestra era ilcoinvolgimento dal basso, la partecipazione democratica. Equesto l`ho sostenuto sia prima che durante la campagna elettorale. Invece si è professata una inclusione che èmancata nei fatti. Il motivo di questo reale fallimento è chec`é chi, prima di tutto nel Pd, non gioca per costruire maresta fermo sui personalismi: niente gioco di squadra, solosituazioni singole sbagliate».
«E poi, se al sottoscritto la tessera – prosegue Ciconte -é stata consegnata nel mese di maggio, come mai la stessa cosa é stata negata ad altri cittadini, che hanno sostenuto lealmente la candidatura a sindaco di Salvatore Scalzo? Eppure, nei patti pre-elettorali, era stata concordata la riapertura del tesseramento. Patti che non sono stati onorati, nonostante la forte affermazione della lista di `Svolta Democratica`, checonquistando quasi il 7% dei voti, ha consentito al centrosinistra di superare nettamente la fatidica percentualedel 35%, cifra attorno a cui si è sempre attestato». Per Ciconte «il consenso della compagine alla quale èstato associato il mio nome, che non comparirà mai più sulsimbolo di alcuna lista è solo il risultato dell`impegno ditanti cittadini espressione del variegato mondo delle professioni, oggi sempre più distanti dalla politica e daipartiti, che hanno avuto il solo torto di dare credito alle rassicurazioni fornite dal commissario regionale del Pd. Non si intendeva mettere in atto alcuna operazione di potere. Non c`era nessun pacchetto di tessere da scambiare in cambio di chissà che cosa, ma esisteva, era vivo, il solo desiderio di portare nuova linfa al partito, renderne più incisiva l`iniziativa e la proposta progettuale. Il Pd consentendo ad unpezzo significativo della società civile catanzarese di partecipare attivamente alla propria vita democratica, avrebbedimostrato con i fatti e non con le vuote parole, di praticare una politica davvero inclusiva. Mi duole prendere atto della netta chiusura manifestata da alcuni dirigenti locali del partito, ad iniziare dal più volte candidato a sindaco Salvatore Scalzo, che a parole tentano di accreditarsi come il nuovo, ma che nei fatti rappresentano l`esempio più evidente della pura conservazione».