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E con Giacobbo anche l`archeologia è “evento”

«Com`è possibile che io sia vicedirettore di RaiDue?», si chiede Maurizio Crozza nella parodia di Roberto Giacobbo che trasforma in “Kazzenger” il programma tv “Voyager”. Come sia possibile che Gia…

Pubblicato il: 08/06/2012 – 16:26
E con Giacobbo anche l`archeologia è “evento”

«Com`è possibile che io sia vicedirettore di RaiDue?», si chiede Maurizio Crozza nella parodia di Roberto Giacobbo che trasforma in “Kazzenger” il programma tv “Voyager”. Come sia possibile che Giacobbo – quello vero – presiederà l`ennesimo comitato scientifico voluto dalla giunta regionale, invece, ce lo ha spiegato direttamente l`assessore regionale alla Cultura Mario Caligiuri: per il progetto “Calabria Jones”, 6mila studenti delle medie attraverseranno i «percorsi delle meraviglie» che compongono il patrimonio archeologico calabrese. E qui sta il primo mistero che Giacobbo si troverà a dover risolvere: gli scavi – si pensi alle aree archeologiche di Medma e Sibari su tutte, nobili decadute di cui il Corriere della Calabria s`è occupato più di una volta – di “meraviglioso” hanno ben poco e non godono proprio di ottima salute, vuoi anche per i finanziamenti statali sempre più esigui.
«La Calabria è tutta da scoprire» ha dichiarato – in deficit di originalità – un Caligiuri ispirato forse dal guerriero di pietra con l`elefante, mastodontici simboli di Campana: l`occasione era la 548esima Fiera della Ronza del paesino dell`entroterra jonico cosentino. «Abbiamo le aree archeologiche più estese d`Italia, più di quelle di Roma e Pompei – ha spiegato l`assessore, all`ombra dell`elefante cosiddetto di Annibale – e pochi calabresi lo sanno. Con l`Ufficio scolastico regionale e la Sovrintendenza ai Beni culturali – ha aggiunto – abbiamo ideato un progetto di educazione all`archeologia che è il più importante d`Italia».
E il comitato scientifico è altisonante già da ora, benché non ci siano ancora i nomi (tranne uno, appunto, cioè l`immancabile “volto noto” cui le politiche culturali dell`era Scopelliti ci hanno abituati): il comitato «sarà composto – vaticina Caligiuri – da professori della Normale e delle università calabresi e di tutto il mondo, e sarà arricchito e impreziosito dalla presenza di Roberto Giacobbo», come già l`assessore aveva accennato l`estate scorsa in uno dei suoi tanti workshop-monstre. Si correrà dunque il rischio che luminari della caratura di Salvatore Settis – normalista calabrese direttore fino al 2010 della gloriosa istituzione pisana – sieda allo stesso tavolo del “divulgatore scientifico” più orientato verso il paranormale e gli effetti speciali che verso l`archeologia.  

TRA UN COMITATO SCIENTIFICO
E UNA SOCIETÀ IN HOUSE
L`ennesimo annuncio che riguarda l`archeologia fa il paio con la società in house “Progetto Magna Grecia” (nata ufficialmente l`estate scorsa dopo una lunga gestazione e presieduta da Pino Arlacchi), un altro “incubatore” che vanta tra i suoi membri anche Antonella Freno, già assessore alla Cultura e ai Beni culturali della Regione e soprattutto delegata agli “eventi” nel periodo Scopelliti sindaco di Reggio Calabria. Arlacchi, europarlamentare di centrosinistra, già vicesegretario generale delle Nazioni unite, pensa a un sistema «che consenta di valorizzare siti artistici ed archeologici di particolare rilievo storico. Il grande patrimonio d`arte e cultura di cui la Calabria è dotata – questo promise a febbraio, nel corso della prima riunione del cda – impone urgenti e innovative azioni di recupero, salvaguardia e fruizione, al fine di restituire alla memoria storica il valore dell`identità, e all`economia della cultura cruciali occasioni di sviluppo». La società in house, una delle tante partorite in questo biennio, nei mesi scorsi ha effettuato una ricognizione con la vicepresidente della giunta regionale, Antonella Stasi, alla presenza di Francesco Prosperetti, direttore generale dei Beni culturali della Calabria, e della sovrintendente regionale, Simonetta Bonomi. «D`intesa con la Commissione europea e con la Regione, il consiglio di amministrazione della società Magna Grecia ha stabilito di procedere alla individuazione delle priorità e degli itinerari da realizzare per riportare agli antichi splendori millenarie memorie d`arte e cultura». Di quella mappatura si attendono ancora gli sviluppi. Nel frattempo, come prima cosa, Progetto Magna Grecia aveva definito gli assetti del proprio management, approvando all`unanimità le nomine: con la dg Freno c`è Maria Rosaria Punzo, dottore commercialista, revisore esperto e dirigente aziendale di settori amministrativi e gestionali, quale vice direttore generale. Il comitato scientifico, che nemmeno qui poteva mancare, è composto da Prosperetti e Bonomi, che fanno squadra con Emanuele Greco, direttore della Scuola archeologica italiana ad Atene.

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