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La replica di Occhiuto e la nostra risposta

COSENZA «È normale e anche giusto che un progetto si riferisca sempre al progettista che lo ha ideato indipendentemente dal periodo in cui è stato redatto. Il mio progetto per il reparto dell’osped…

Pubblicato il: 11/06/2012 – 12:58
La replica di Occhiuto e la nostra risposta

COSENZA «È normale e anche giusto che un progetto si riferisca sempre al progettista che lo ha ideato indipendentemente dal periodo in cui è stato redatto. Il mio progetto per il reparto dell’ospedale Mariano Santo risale a circa 15 anni fa e nel tempo vi ho anche apportato delle varianti». Il sindaco Mario Occhiuto replica agli articoli pubblicati a pagina 30 del Corriere della Calabria, in cui viene chiamato in causa per la sua attività di direttore dei lavori del completamento del padiglione di Dermatologia Oncologica dell’ospedale Mariano Santo. «La cupola del Brunelleschi, tanto per fare un esempio, non ha perso negli anni la sua originale paternità solo perché in mano ad altri direttori dei lavori. Fra l’altro – aggiunge Occhiuto – al momento dell’elezione a sindaco, nel 2011, per il rispetto che porto alle regole e alle istituzioni, ho ritenuto opportuno dimettermi immediatamente da direttore dei lavori nonostante quell’incarico non fosse incompatibile con quello di sindaco. In conseguenza di ciò, l’unico collegamento che ho con l’attuale direttore generale dell’Azienda ospedaliera, al di là del consueto rapporto fra amministratori che ci vede coinvolti in pubblici confronti, riguarda esclusivamente il pignoramento che il sottoscritto ha depositato nei confronti della stessa Azienda ospedaliera per via del mancato pagamento della parcella professionale». ?Rispetto poi al trafiletto di pagina 31 dal titolo “Per l’architetto stipendi pignorati”, il primo cittadino tiene a precisare: «Come è pure evidente nella vicenda dell’ospedale Mariano Santo che mi interessa da vicino, tutti coloro che in questo momento svolgono onestamente il proprio lavoro in attività economiche, possono accumulare molti crediti che, come nel mio caso, superano i debiti. Potendoli riscuotere, certamente non ci sarebbero problemi».

Pur se garbata, la replica di Mario Occhiuto lascia intendere che il nostro servizio sia poco documentato. Ovviamente non è così. E uno degli atti che abbiamo utilizzato è un permesso a costruire, rilasciato dal Comune di Cosenza all’Azienda ospedaliera, proprio per la realizzazione del nuovo padiglione del Mariano Santo. Bene, quella “carta”, che è possibile reperire sull’albo pretorio on line di Palazzo dei Bruzi, dice che il Comune guidato da Mario Occhiuto ha dato il via libera ai lavori il 29 maggio scorso. E spiega che il permesso è stato consegnato dall’architetto Lorenza Tucci, dirigente esterno all’Urbanistica e collaboratrice dello studio professionale di Occhiuto, proprio a Mario Occhiuto, nelle sue vesti di progettista. Ricordiamo che il progettista è anche sindaco e titolare dello studio professionale per il quale lavora il dirigente che ha consegnato la “carta”. Se c’è un’imperfezione in quell’atto, siamo sicuri che Occhiuto provvederà a rimuoverla.
Per quanto concerne i suoi crediti non riscossi, auguriamo al sindaco di risolvere per il meglio le pendenze che lo riguardano. E lo auguriamo anche a tutti coloro i quali (precari, professionisti o imprenditori) hanno lo stesso problema, ma che, pur non potendo contare sullo stipendio da primo cittadino, pagano – puntualmente – i propri debiti.

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