Ultimo aggiornamento alle 9:20
Corriere della Calabria - Home

I nostri canali


Si legge in: 3 minuti
Cambia colore:
 

"Caso Rappoccio", avocata l`inchiesta per coindagati

REGGIO CALABRIA La Procura di Reggio non ha contestato i reati di truffa, associazione a delinquere e peculato alla “cricca” guidata dal consigliere regionale del Partito repubblicano italiano Anto…

Pubblicato il: 12/06/2012 – 16:02
"Caso Rappoccio", avocata l`inchiesta per coindagati

REGGIO CALABRIA La Procura di Reggio non ha contestato i reati di truffa, associazione a delinquere e peculato alla “cricca” guidata dal consigliere regionale del Partito repubblicano italiano Antonio Rappoccio.
Per questo motivo la Procura generale ha avocato l`inchiesta accogliendo le numerose istanze che da oltre un anno l`ex presidente del Consiglio comunale, Aurelio Chizzoniti, aveva formulato al sesto piano del Cedir.
Il provvedimento di avocazione, firmato dall`avvocato generale dello Stato Francesco Scuderi, riguarda gli indagati del secondo troncone, quello dei presunti complici dell`esponente del Pri, già rinviato a giudizio nei mesi scorsi per corruzione elettorale. Rappoccio, infatti, era stato eletto una prima volta a consigliere comunale nel 2007, e una seconda a Palazzo Campanella nel 2010 quando ha rastrellato 3814 preferenze grazie, secondo gli inquirenti, alla promessa di un posto di lavoro da assegnare attraverso dei concorsi “fantasma” organizzati da alcune cooperative compiacenti.
Un sistema con il quale la “cricca” Rappoccio avrebbe preso in giro non solo gli 850 soggetti che avevano partecipato alle selezioni nella speranza di ottenere un lavoro. Tra i danneggiati anche Chizzoniti che, alle regionali, risultò il primo dei non eletti. Proprio per questo l`ex presidente del Consiglio comunale si è costituito parte civile e nel frattempo ha sempre lamentato la poca incisività degli inquirenti nella conduzioni delle indagini.
Oggi la tesi di Chizzoniti viene accolta dall`avvocato generale Scuderi che, nel provvedimento di avocazione, riferendosi alla “cricca” parla di una «struttura organizzativa realizzata dal Rappoccio per conseguire i propri illeciti fini». Una struttura che si «è rivelata talmente solida da restare operativa per circa un lustro, ovverosia dal 2007 ad oggi».
A proposito, scrive Scuderi, «non può non osservarsi come appaia erroneo l`assunto del procuratore della Repubblica, secondo cui gli atti segnalerebbero elementi “che testimoniano la provvisorietà dell`accordo criminale, funzionale a garantire l`elezione del Rappoccio al Consiglio Regionale, in un contesto relazionale tipicamente riconducibile all`articolo 110 codice penale (concorso in un reato, ndr) e non al 416 (associazione a delinquere, ndr). Dagli atti emerge esattamente il contrario: un accordo criminoso non limitato, in via meramente occasionale ed incidentale, alla commissione di una serie di reati indeterminati, unificati da un medesimo disegno criminoso – l`elezione del Rappoccio al Consiglio regionale – che tutti li comprenda e preveda, con la realizzazione dei quali si esaurisce l`intesa dei correi e cessa ogni motivo di allarme sociale, bensì un accordo, diretto all`attuazione di un più vasto programma criminoso che non viene meno con la conquista della prima delle mete che si intendeva ragiungere, ma rimane inalterato in funzione della comunanza di interessi che lega ciascuno dei correi agli altri».
Una divergenza di vedute  sostanziale tra la Procura della Repubblica e la Procura generale che, con il provvedimento di ieri, è la nuova titolare dell`inchiesta. Nel provvedimento di Scuderi ce n`è anche per la cooperativa “Sud energia” che «è ancora sul proscenio nel maggio 2011, ovvero in prossimità delle elezioni amministrative, – scrive l`avvocato generale – impegnata nella farsa delle selezioni infinite, iniziate a suo tempo dalla cooperativa Alicante». «Che le mire di Rappoccio andassero ben oltre la carica di consigliere regionale – è scritto nell`atto di avocazione – emerge anche dalle parole di un soggetto molto addentro alle “segrete cose” dell`”onorevole”, la persona di sua fiducia che sostituisce Surace allorché alla cooperativa Alicante subentra, nella gestione delle selezioni truffa, la società Iride Solare. Si tratta di Pasquale Tommasini, il quale, interrogato dalla Pg il 29 febbraio 2012, riferisce delle intenzioni di Rappoccio di candidarsi alle elezioni per il rinnovo del Parlamento».

Argomenti
Categorie collegate

Corriere della Calabria - Notizie calabresi
Corriere delle Calabria è una testata giornalistica di News&Com S.r.l ©2012-. Tutti i diritti riservati.
P.IVA. 03199620794, Via del Mare, 65/3 S.Eufemia, Lamezia Terme (CZ)
Iscrizione tribunale di Lamezia Terme 5/2011 - Direttore responsabile Paola Militano
Effettua una ricerca sul Corriere delle Calabria
Design: cfweb

x

x