Giallo Italcementi, la società ritira solo la mobilità

LAMEZIA TERME La Cgil annuncia, la Italcementi smentisce. A proposito della riunione tenutasi questa mattina a Roma, arriva la precisazione dei dirigenti della società che nei giorni scorsi ha chiuso il suo stabilimento di Vibo. «Nella mattinata di oggi a Roma, presso la sede di Federmaco – si legge nella nota diramata dalla società -, Italcementi ha firmato con le organizzazioni sindacali un verbale in base al quale si prevede un percorso che, partendo dal ritiro della procedura di mobilità, porterà all’utilizzo di diversi e alternativi ammortizzatori sociali, al fine di contenere l’impatto sociale della chiusura degli impianti di Vibo Marina e Porto Empedocle. La decisione di cessare l’attività nei due impianti rimane confermata, non essendo cambiato il difficile quadro economico che ha portato l’Azienda ad assumerla». Questa posizione, che conferma lo stop della produzione nel sito calabrese, è stata chiarita a poche ore da un comunicato che, diffuso dalla Cgil, dava per certo che «Italcementi e i sindacati hanno siglato un “verbale di incontro” che prevede il ritiro della procedura di chiusura annunciata per gli impianti di Vibo Marina e Porto Empedocle». Questa condizione, che sembrava profilare una schiarita, era stata illustrata da Mauro Livi, responsabile cemento e membro della segreteria nazionale della Fillea-Cgil. «Il problema – aveva spiegato Livi – non è comunque risolto definitivamente se non riparte l`edilizia, al cui andamento è legato il settore del cemento».