Porto di Gioia, il Pd apre ai concorrenti africani

LAMEZIA TERME Gli europarlamentari del Pd visitano il porto di Gioia Tauro e si dicono favorevoli ad una collaborazione tra lo scalo calabrese e i terminal concorrenti del Nord Africa. «Siamo qui per capire come agire per mettersi al servizio di un`infrastruttura che costituisce una ricchezza per il Paese», hanno affermato Mario Pirillo, David Sassoli e Andrea Cozzolino. Gli europarlamentari erano accompagnati dal commissario regionale del Pd, Alfredo D`Attorre, e dai consiglieri regionali Demetrio Battaglia e Nino De Gaetano. Mancava piuttosto a sorpresa Pino Arlacchi, europarlamentare messosi in evidenza nel recente passato per i vertici sul porto da lui convocati a Bruxelles, che lo avevano portato a polemizzare con  D`Attore, il quale a sua volta lo aveva accusato di agire in solitudine.
La delegazione ha fatto tappa prima all`Autorità portuale, dove è stata accolta dal presidente Giovanni Grimaldi e dal segretario generale Salvatore Silvestri che hanno spiegato lo stato di attuazione dei progetti di miglioramento infrastrutturale previsti nell`Apq. Successivamente si è recata al terminale delle banchine dello scalo e, infine, nella sede di Medcenter, ricevuta dall`amministratore delegato, Domenico Bagalà. «Oggi vi è la necessità – hanno sottolineato Pirillo, Sassoli e Cozzolino – di essere attori di una politica mediterranea, lavorando per costruire un sistema del sud del Paese che si confronti con quello del Nord Europa. Per questa ragione occorre che il porto di Gioia Tauro si relazioni con gli scali del Nord Africa anche se questi ultimi possono costituire scali competitor di quello calabrese». Un argomento spinoso, questo, visto che sulla costa africana vi sono scali come quelli di Tangeri e Port Said che sono gestiti da società che controllano Gioia Tauro, che potrebbero decidere di ribaltare l`attuale condizione considerando per il futuro la struttura calabrese al servizio di quelle africane. Gli europarlamentari del Pd hanno invitato le istituzioni regionali a «velocizzare la spesa sui fondi europei vigenti e a lavorare bene sulla programmazione che partirà dal 2014».
Frattanto, sembra sbloccarsi l`annosa querelle sui fondi che il ministero dell`Economia dovrebbe far arrivare all`autorità portuale sotto forma di bonus dopo le esenzioni fiscali che il governo aveva autorizzato l`anno scorso per tentare di attrarre, inutilmente, nuovi clienti. Il presidente della Regione Giuseppe Scopelliti e la vicepresidente Antonella Stasi – informa una nota dell’ufficio stampa della giunta regionale – hanno espresso soddisfazione per lo sblocco delle tasse di ancoraggio per il 2011. «Una notizia importante – affermano –. Abbiamo lavorato in questi mesi in silenzio e ci siamo battuti affinché ciò si concretizzasse. Oggi, grazie al supporto del senatore Antonio Gentile e ad un lavoro intenso con i ministeri competenti, incassiamo questo risultato significativo. Ovviamente  – aggiungono Scopelliti e Stasi – non perderemo altro tempo affinché analogo risultato possa essere incassato anche per le tasse di ancoraggio del 2012. Continueremo ad incalzare governo, ministero delle Infrastrutture e quello delle Finanze per fare in modo che il positivo risultato odierno possa essere confermato anche per il 2012».