LAMEZIA TERME «È forte la preoccupazione per il grave attentato ai danni della sede dell`Agenzia dell`Entrate di Lamezia Terme». È quanto si afferma in una nota congiunta delle segreterie regionali e provinciali di Catanzaro di Cgil, Cisl e Uil. «Il gesto, seppur privo di rivendicazioni – è scritto nella nota – lancia dei segnali allarmanti che accentuano un clima di tensione che si avverte in tutta la regione. Con questo episodio, che si unisce alle minacce ai danni dei dipendenti della sede catanzarese di Equitalia, si tende ad intorbidire il tessuto democratico nel Paese e, soprattutto, si vuole speculare sulla grave condizione di crisi economica e sociale in cui versano le persone mirando ed identificando falsi responsabili. Condanniamo ogni episodio di violenza estraneo alla dialettica democratica e alla civile convivenza. L`aria di tensione che si registra in queste ore richiede, da parte delle istituzioni, maggiore attenzione e un`alta vigilanza. Situazione che si aggrava se si pensa al fatto che da diverse settimane la città di Lamezia, i sindaci, diverse associazioni, la società civile, unitamente agli avvocati ed ai lavoratori della giustizia rappresentati dalle organizzazioni sindacali stanno protestando contro la paventata chiusura del Tribunale ed i ministri competenti non avvertono l`esigenza di offrire risposte ufficiali e certe sulla situazione».
Per Cgil, Cisl e Uil «lo Stato ha il dovere di rispondere alle istanze espresse democraticamente dai cittadini, altrimenti si rischia di alimentare la violenza brutale. Siamo vicini e solidali nei confronti dei lavoratori dipendenti dell`Agenzia delle Entrate e di Equitalia. Crediamo sia necessario applicare misure di tutela atte a salvaguardare la sicurezza di chi opera in questi settori; in tal senso, nelle prossime ore, avvieremo delle interlocuzioni istituzionali. Nel ribadire la nostra ferma condanna a questi episodi violenti, continuiamo a rivendicare con i nostri metodi democratici, come abbiamo fatto oggi a Roma con una grande manifestazione nazionale unitaria, un fisco più equo, un welfare universale e giusto, politiche per la crescita che creino opportunità di lavoro».
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