Regione, ecco i numeri dell`assestamento di Bilancio

REGGIO CALABRIA Il mandato ricevuto dai consiglieri regionali del Pdl, al termine del vertice di Vibo Valentia, era chiaro: procedere a tappe forzate all`approvazione dell`assestamento di Bilancio 2012. La deadline è fissata per il 26 giugno, giorno in cui si riunirà l`assemblea di Palazzo Campanella. Non sarà un passaggio scontato considerata la ristrettezza della disponibilità finanziaria della Regione. La risorse non vincolate ammontano ad appena 19,2 milioni su un assestamento che vale complessivamente oltre 462 milioni. Ai Trasporti sono stati destinati (a meno di stravolgimenti in commissione Bilancio la cui riunione è prevista per giovedì) 6,1 milioni, per la copertura di alcune mensilità dei precari sono stati stanziati 4,2 milioni mentre 3,2 milioni è la somma destinata alle obbligazioni assunte per le rette socio-sanitari. Per il finanziamento dell`Agenzia regionale per le erogazioni in agricoltura (Arcea) sono stati impegnati 700mila euro e infine 400mila euro sono stati destinati all`incremento delle risorse per la Protezione civile calabrese.
Tra le curiosità presenti nel testo inviato nella giornata di martedì ai consiglieri componenti della commissione Bilancio figurano i 400mila di spese per il servizio di postalizzazione e notifica degli avvisi di accertamento della tassa automobilistica. Tributi da cui la Regione spera di ricavare un po` di ossigeno per risollevare le sue gracili casse.
La manovra, in ogni caso, non sembra soddisfare l`esponente del Pd, Bruno Censore: «La proposta di variazione di Bilancio per l’anno 2012, presentata dalla giunta regionale appare assai inadeguata rispetto alle tante emergenze dei calabresi e mobilita risorse di scarsissima entità. Nei fatti – prosegue Censore –  si mantengono ancora aperte tutte le emergenze di questa regione mentre si ripropongono interventi puramente clientelari. Manca una visione strategica sulla riqualificazione delle entrate, ed essendo questa la terza manovra della maggioranza di centro-destra si dimostra una politica economico- finanziaria attestata solo su verifiche di residui e di fatti contingenti. Nei settori nevralgici della spesa regionale quali la forestazione, i trasporti, i servizi sociali, ed il precariato,  si continua a gestire l’esistente senza mettere mano ad un reale processo di riforma – più volte ostentato dalla maggioranza – e alla riorganizzazione delle attività  e della relativa spesa».

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