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Catanzaro, in Consiglio si parla d`incompatibilità

CATANZARO Di incompatibilità era perito il precedente consiglio comunale e di incompatibilità si continua a parlare alla prima riunione della nuova assemblea. Questa volta a far discutere l`aula ro…

Pubblicato il: 20/06/2012 – 19:37
Catanzaro, in Consiglio si parla d`incompatibilità

CATANZARO Di incompatibilità era perito il precedente consiglio comunale e di incompatibilità si continua a parlare alla prima riunione della nuova assemblea. Questa volta a far discutere l`aula rossa sono le doppie cariche di Sergio Abramo, sindaco e presidente della Sorical, e di Sinibaldo Esposito, vicesindaco e presidente della Fondazione Campanella. A porre la questione, in apertura dei lavori, è stato il consigliere della minoranza Mauro Notarangelo. A rispondere è lo stesso Abramo che replica: «L`etica mi impone di rimanere ancora per qualche tempo alla Sorical. A fine mese si terrà una riunione del Consiglio d`amministrazione che prenderà in considerazione l`ipotesi di liquidazione della società, visto il bando di gara per l`ingresso di un socio privato. In caso contrario, qualora dovesse essere verificata l`incompatibilità, sono pronto a dimettermi».
L`intervento, però, non smorza le polemiche. Domenico Tallini, che come consigliere anziano fa da presidente del consiglio comunale, lancia un messaggio all`opposizione: «Quest`aula non deve essere un tribunale, si parli di politica». Per il centrosinistra parla Scalzo, «pronto a lavorare per il bene della città», ma, chiarisce, «noi non dimentichiamo quanto accaduto». A sbottare a questo punto è l`assessore Massimo Lomonaco che dai banchi della giunta urla: «La vergogna è la tua che hai perso due volte in sei mesi».
La convalida dell`elezione del sindaco e dei consiglieri stempera le tensioni. Abramo dopo il giuramento si rivolge all`aula per spiegare che la «situazione è tragica, le casse sono vuote, è impossibile riparare una buca, il personale è ridotto e demotivato, le società partecipate fanno acqua da tutte le parti, gran parte delle scuole non è in sicurezza, mancano le risorse per il Politeama e il Conservatorio. Per risollevare le sorti della città è necessario un clima di solidarietà istituzionale».
Poi si passa all`elezione del presidente del Consiglio. La maggioranza vorrebbe far eleggere Ivan Cardamone, ma non ci riesce. Pesa l`assenza del pidiellino Sergio Costanzo che si allontana dall`aula poco prima del voto, ma non solo. C`è almeno un altro franco tiratore tra i banchi della maggioranza. I 12 dell`opposizione votano compatti scheda bianca, ma durante lo spoglio spunta anche una preferenza per il giovane dell`Udc Roberto Rizza. Tallini, Abramo ed Esposito restano a lungo a sfogliare sul banco della presidenza le schede, forse a caccia di un segno di riconoscimento che aiuti a individuare il «traditore». Si tornerà in aula lunedì.

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