Black mountains, necessaria nuova perizia

CROTONE Necessaria una perizia integrativa collegiale. Questa la richiesta avanzata dal procuratore capo di Crotone, Raffaele Mazzotta nel corso dell`udienza preliminare scaturita dall`operazione “Black mountains”. Un`inchiesta complessa che ha portato il pm a chiedere il rinvio a giudizio di 45 persone accusate a vario titolo di aver smaltito illegalmente gli scarti della lavorazione dell`ex Pertusola di Crotone e conseguentemente di aver cagionato l`avvelenamento delle acque e il disastro ambientale della zona. In particolare Mazzotta ha spiegato al giudice dell`udienza preliminare, Gloria Gori, che quella perizia si renderebbe necessaria per le conclusioni «insoddisfacenti» dell`indagine condotta dal perito del giudice, Daniele Martelloni. Secondo il procuratore capo, quest`ultimo non avrebbe offerto risposte certe sulla pericolosità delle scorie provenienti dall`ex fabbrica chimica pitagorica utilizzate anche per la realizzazione di diverse opere pubbliche. Tra cui tre scuole, strade e un intero quartiere residenziale a Crotone. Da qui l`importanza rilevata da Mazzotta di accertare con la massima chiarezza le conseguenze di quella contaminazione sulla salute umana. Un risultato che, per il procuratore capo, potrebbe essere raggiunto, appunto, solo con una perizia integrativa collegiale chimico-tossicologica. Per questo Mazzotta, nel reiterare la richiesta di rinvio a giudizio dei 45 imputati – soprattutto responsabili e dipendenti della Pertusola sud –, ha attaccato frontalmente i risultati della perizia del consulente Martelloni che ha definito le scorie provenienti dall`ex stabilimento crotonense ecotossiche senza però chiarire la pericolosità. Una linea adottata anche dai legali delle parti civili.