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Ente fiera, abbandonata l`ipotesi Parco Romani

CATANZARO I fondi per l`ente fiera potrebbero essere salvati, ma il progetto di portare il centro fieristico all`interno del Parco Romani deve essere abbandonato. È quanto emerso al termine dell`in…

Pubblicato il: 23/06/2012 – 14:08
Ente fiera, abbandonata l`ipotesi Parco Romani

CATANZARO I fondi per l`ente fiera potrebbero essere salvati, ma il progetto di portare il centro fieristico all`interno del Parco Romani deve essere abbandonato. È quanto emerso al termine dell`incontro tra il sindaco Sergio Abramo e il parlamentare Aurelio Misiti, che questa mattina in conferenza stampa (accompagnato dall`ex assessore Fulvio Scarpino e dal consigliere provinciale Sergioo Costanzo) aveva sollecitato l`amministrazione ad attivarsi per non perdere il finanziamento di 5 milioni di euro stanziato dal ministero dello Sviluppo economico. Come riferisce una nota stampa di Palazzo De Nobili, l`ente fiera verrà localizzato nell’area di Germaneto, così come previsto da una delibera comunale datata 2008.  La “Catanzaro servizi”, società partecipata, non sarà più della partita, il Comune di Catanzaro si propone come unico soggetto beneficiario del finanziamento ed attuatore dell’infrastruttura. L`amministrazione comunale ha «preso atto dell’indisponibilità del ministero dello Sviluppo Economico a dialogare con un soggetto – la Catanzaro Servizi – non ritenuto giuridicamente di natura pubblica, sulla base di una proposta (l’acquisto di Parco Romani) diversa da quella originariamente comunicata e non coerente con gli obiettivi del finanziamento». All’incontro era presenta anche l’assessore regionale, nonché capogruppo del Pdl a Palazzo De Nobili, Domenico Tallini. L’unica possibilità concreta di tenere in piedi il finanziamento di cinque milioni di euro è portare avanti celermente il progetto, già esistente, che prevede la realizzazione dell’ente fiera su una vasta area già individuata nella vallata del Corace e per la quale è già stata avviata la procedura di esproprio. «Il fatto che il proprietario abbia impugnato l’esproprio, contestandone la congruità – si legge nella nota stampa – non ferma l’iter né impedisce al Comune di procedere all’appalto dell’importante infrastruttura. Questa nuova posizione del Comune sarà formalmente trasmessa al ministero e comunicata direttamente al ministro Passera nel corso di un incontro che sarà sollecitato nei prossimi giorni da Aurelio Misiti». Tramonta definitivamente l`ipotesi Parco Romani che, fanno sapere da Palazzo De Nobili, «per la verità, non è mai stata ufficialmente condivisa dal Comune con l’adozione di atti formali, ma che è stata portata avanti unilateralmente dalla Catanzaro Servizi sulla base di generiche indicazioni impartite dai vertici dell’amministrazione o da loro delegati, prive di efficacia proprio perché senza copertura finanziaria, senza la certezza del finanziamento e senza legittimazioni deliberative. La realizzazione dell’ente fiera è una partita diversa da quella dell’acquisto di Parco Romani da parte della Catanzaro Servizi, operazione quest’ultima che è al vaglio della magistratura, ma anche degli uffici comunali che ne stanno valutando la legittimità per evitare che ne possa scaturire un danno per l’ente».
Sul futuro dell`incompiuto Parco Romani il sindaco Abramo ha ribadito che «è intenzione del Comune favorire con ogni possibile iniziativa l’apertura dell’importante complesso edilizio, sia attraverso una semplificazione delle autorizzazioni sia attraverso forme di sostegno al suo completamento in modo da dare certezze ai tanti operatori economici che hanno creduto nel progetto». Quello di oggi potrebbe essere l`inizio di una lunga collaborazione tra il sindaco Abramo e l`ex viceministro del governo Berlusconi. Secondo quanto riferisce l`ufficio stampa del Comune, infatti, Misiti «ha dato la massima disponibilità a collaborare su altri delicati problemi, a cominciare da quelli che riguardano la sicurezza degli edifici pubblici, i servizi idrici e depurativi, gli impianti di trattamento dei rifiuti solidi urbani, le infrastrutture dei trasporti».

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