Pd, spunta una mozione per chiedere a Bersani di far celebrare il congresso regionale

LAMEZIA TERME Ufficialmente l`argomento “Pd-Calabria” non è stato toccato. Ma alla Nuova Fiera di Roma dove è andata in scena l`assemblea nazionale dei circoli del Pd, i rappresentanti di questa regione non hanno perso l`occasione per approfondire la questione relativa alla possibilità (negata dal commissario D`Attorre) di portare a termine tutta la stagione congressuale. Come ormai consuetudine, non sono mancati i mal di pancia. Che nella giornata di sabato si sono coagulati attorno a un documento “Calabria libera di scegliere” firmato da esponenti (in prevalenza cosentini) appartenenti alle varie anime del partito. Chiariamo subito: il vasto fronte che chiede la celebrazione dei congressi è diviso al suo interno sulle modalità di svolgimento: i sostenitori della candidatura di Mario Maiolo restano convinti della necessità di partire dall`assise regionale; gli altri colonnelli non avrebbero particolari problemi a partire dai livelli più bassi per poi salire fino al congresso calabrese.
«L`assemblea di Roma – si legge comunque nella nota unitaria – è stata gestita in modo chiuso, con interventi programmati, che non ha consentito un dibattito libero e democratico tale da fare emergere la realtà vera della base politico organizzativa rappresentata dai circoli. Ciò non ha consentito a diversi dirigenti di circoli della Calabria di poter esprimere il dissenso politico rispetto la decisione del commissario regionale del Pd calabrese di sospendere i congressi regionale e provinciali e relegando i congressi dei circoli a una funzione burocratica scollegata dai processi politici programmatici e decisionali».
Da qui è nata l`idea di predisporre un “mozione” da condividere con gli altri circoli della Calabria e da sottoporre alla prossima assemblea nazionale del partito, in programma per i prossimi 14-15 luglio, «in cui si impegna il segretario nazionale Bersani e la direzione nazionale a mantenere fede al termine del 30 settembre quale data ultima per la celebrazione di tutti i congressi regionale, provinciali e di circolo. Tale richiesta è motivata dalla legittima rivendicazione del diritto federale che sia la “Calabria libera di scegliere”».