REGGIO CALABRIA Beni per 115 milioni di euro sono stati confiscati dalla Direzione investigativa antimafia di Reggio Calabria a un imprenditore romano, Federico Marcaccini, di 34 anni, coinvolto nel 2010 nell`operazione chiamata “Overloading” contro il traffico internazionale di droga gestito dalle cosche della `ndrangheta di San Luca. I beni confiscati sono 32 società, a Roma e Latina, orologi e monili d`oro custoditi in una cassetta di sicurezza ed alcuni immobili.
C`è anche l`immobile affittato alla società di gestione del teatro Ghione di Roma tra i beni confiscati stamane dal personale della Dia di Reggio Calabria all`imprenditore Federico Marcaccini. La società di gestione del teatro è comunque estranea al provvedimento e a tutta la vicenda. Tra i beni sottoposti a confisca compaiono anche un immobile a 4 piani in una zona centralissima di Roma; un fabbricato con 10 unità immobiliari in via Ripetta; tre immobili adibiti a garage e magazzini per complessivi 1.800 metri quadrati; due immobili adibiti ad uso alberghiero a Taormina (Messina), due ville con ampio parco annesso a Sabaudia e altre villette ed appartamenti a Fabrica di Roma, Mentana e Rignano Flaminio. Le 32 società confiscate, inoltre, operano principalmente nei settori immobiliare, edilizio, ricerca e sviluppo per l`ambientale, commercio e gestione servizi aeroportuali. Dagli accertamenti patrimoniali disposti dal direttore della Dia, Alfonso D`Alfonso, era emersa una sproporzione tra i redditi dichiarati da Marcaccini e la disponibilità di beni e società che erano effettivamente in suo possesso.
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