Manifestazioni, raccolte di tessere elettorali e scioperi. La Calabria si mobilita per difendere i suoi tribunali dal paventato rischio di soppressione. Così da Castrovillari a Rossano e triangolando per Lamezia Terme l`agenda della protesta è densissima. Una mobilitazione che per il momento non vede coinvolto il Tirreno cosentino che, se si esclude qualche sparuta presa di posizione dei singoli, non fa registrare iniziative significative a difesa del Tribunale di Paola.
MANIFESTAZIONI PER DIFENDERE CASTROVILLARI
Al contrario di quanto sta accadendo a Castrovillari dove – considerando solo gli ultimi giorni – si sono registrati una fiaccolata che ha portato in piazza oltre seimila cittadini, il blocco della strada provinciale 241 e una raccolta ad oltranza delle tessere elettorali nella città del Pollino. Un`iniziativa quest`ultima che si è estesa anche nell`Alto Jonio cosentino e in particolare a Trebisacce. Qui proprio ieri si è tenuto un consiglio comunale straordinario che ha visto la partecipazione attiva di gran parte dei sindaci e degli amministratori dell`Alto Jonio decisi a difendere ad oltranza il presidio di Castrovillari. Intanto domani, sempre per dire “no” alla soppressione di questo Tribunale, è prevista una manifestazione a Roma davanti al ministero della Giustizia. In questa occasione si terrà un consiglio comunale aperto – saranno presenti anche i rappresentati delle amministrazioni dei 39 Comuni della zona – e saranno consegnati ai responsabili del ministero le tessere elettorali che si stanno raccogliendo in città. Per rafforzare la protesta sono previsti quattro pullman diretti alla Capitale provenienti dalla città del Pollino.
RACCOLTA DI TESSERE ELETTORALI A ROSSANO
E sempre nel Cosentino la protesta si è alzata anche contro la chiusura del Tribunale di Rossano. Qui da circa un mese è attivo un presidio permanente che si batte per mantenere aperta la struttura giudiziaria. Anche nella cittadina jonica si stanno susseguendo assemblee indette dall`ordine degli avvocati e si sta procedendo alla raccolta delle tessere elettorali da inviare a Roma come segno di protesta. L`eventuale accorpamento con altri tribunali sarebbe vissuto dai cittadini come un depauperamento delle risorse locali e una sconfitta dello Stato.
SCIOPERO CONTRO LA SOPPRESSIONE DI LAMEZIA
Non sembra essere stato scongiurato il rischio di taglio degli uffici giudiziaria neppure a Lamezia Terme. Nonostante alcune rassicurazioni arrivate da fonti governative operatori ma anche semplici cittadini restano sul piede di guerra. Proprio per alzare il livello di attenzione l`ordine degli avvocati lametino ha indetto uno sciopero di tre giorni. I difensori si asterranno dalle udienze dal 4 a 6 luglio prossimo. Inoltre nella città è previsto un dibattito organizzato dallo stesso ordine – che prevede la partecipazione anche di Maurizio de Tilla, presidente dell`Oua (Organismo unitario dell`avvocatura italiana) – nel corso del quale si cercheranno di ideare le prossime iniziative a difesa del presidio di Lamezia. Il 5 luglio è prevista in tutta Italia una giornata di mobilitazione – promossa dall`Oua – contro un`operazione di riforma messa in piedi dal governo Monti che è stata definita «la rottamazione della giustizia». Per questa occasione le toghe non si presenteranno in tutti i tribunali del Paese.
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