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L`ex cementificio di Catanzaro non può sparire nell`indifferenza

Lo stabilimento di Catanzaro non può scomparire nell’indifferenza, proprio nei giorni in cui la stessa Italcementi a Vibo ha deciso di chiudere l’impianto che aveva anni fa indicato come indispensa…

Pubblicato il: 02/07/2012 – 11:54
L`ex cementificio  di Catanzaro non può sparire  nell`indifferenza

Lo stabilimento di Catanzaro non può scomparire nell’indifferenza, proprio nei giorni in cui la stessa Italcementi a Vibo ha deciso di chiudere l’impianto che aveva anni fa indicato come indispensabile per l’azienda, tanto da sacrificare i posti di lavoro nel capoluogo. L’ex cementificio rappresenta uno dei rari esempi, nella città, di insediamento industriale del secondo dopoguerra, luogo del lavoro, dell’operosità di tanti che contribuirono alla rinascita post-bellica della città. Conserva caratteristiche e memorie che sono patrimonio dell’identità culturale urbana. Il Comune, la Provincia, la Regione devono chieder conto e aprire un confronto rigoroso e trasparente su investimenti economici e aree produttive da valorizzare. La Soprintendenza ai beni culturali e l’Arpacal devono vigilare, esercitando tutte le proprie prerogative. A Catanzaro l’obiettivo della qualità urbana non può più essere sacrificato. È il punto focale attorno a cui va ripensata la fisionomia di una “comunità aperta” che può ritrovare slancio solo dalla piena consapevolezza del proprio passato, per delineare oggi un progetto di sviluppo non delegato agli interessi della rendita e della speculazione. È appena il caso di ricordare infatti che nel nostro Paese, dagli anni 90 ad oggi, le aree industriali dismesse sono diventate una grande opportunità di riqualificazione urbana e, al contempo di rilancio economico. Chiediamo allora: perché questa demolizione nella nostra città può andare avanti senza che se ne conoscano le prospettive? Noi poniamo due questioni prioritarie da chiarire subito: 1. la tutela della salute per tutti i cittadini nell’azione di bonifica dell’intera zona; 2. la destinazione e conformazione che verrà ad assumere l’area dell’ex cementificio e quella confinante indicata nel protocollo d’intesa tra Comune e Ferrovie dello Stato. Se ci sono proposte e progetti, è necessario che i cittadini siano tempestivamente informati. Noi continueremo a sollecitare tutti per far crescere l’attenzione e l’intervento della comunità su Catanzaro Sala e su altre aree strategiche per riqualificare la funzione della città capoluogo della Calabria.

* Maria Teresa D’Agostino, Laura Mancuso, Maria Adele Teti, Antonio Bevacqua, Luigi Combariati, Sante Foresta, Rita Commisso, Letizia Paonessa, Andrea La Porta, Francesca Mazza, Giuseppe Soriero

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