Ultimo aggiornamento alle 21:52
Corriere della Calabria - Home

I nostri canali


Si legge in: 2 minuti
Cambia colore:
 

Le due Cosenza (quella che c`era e quella che piace a Occhiuto)

COSENZA Sant’Agostino non c’entra niente, ma qui ci sono due città. Una è quella cui ci aveva abituati una non breve stagione di governo di Cosenza, durante la quale la cultura era investimento str…

Pubblicato il: 06/07/2012 – 12:26
Le due Cosenza (quella che c`era e quella che piace a Occhiuto)

COSENZA Sant’Agostino non c’entra niente, ma qui ci sono due città. Una è quella cui ci aveva abituati una non breve stagione di governo di Cosenza, durante la quale la cultura era investimento strategico, al centro di una accurata programmazione non occasionale né raffazzonata. “Invasioni” era questo. Uno sguardo che dal local si allargava sul global portando in città suoni, colori, linguaggi, protagonisti che altrimenti mai queste latitudini avrebbero conosciuto. Erano appunto invasioni, cui non si opponeva alcuna resistenza, anzi attese con trepidazione. Contaminazioni sofisticate che cambiavano l’aria e liberavano il pensiero. Ebbene questa città ha dato il suo ultimo fiato, “Invasioni” non c’è più. Già non c’era lo scorso anno, ma adesso si è accomiatata dai cosentini.
Di quegli anni resta un simulacro, una copia di pessimo conio, una figurina sbiadita da esporre come residuo feticcio. L’altra città invece è trionfante e si manifesta a poca distanza dalle ceneri di “Invasioni”. Sul lungo fiume si materializza l’estate commerciale, intesa non solo come deprivazione di luogo culturale, ma anche proprio come luogo di commercio. Gli stand, di grande classe e ricercata eleganza, promuovono non solo gli affari, ma anche l’immagine di una città edonista, leggera, frivola con l’impegno di sfuggire dalla gabbia del provincialismo, portando lungo il fiume cittadino una sorta di copia-incolla di altre esperienze estive urbane. La potenza dell’originalità delle Invasioni e delle sue contaminazioni culturali contro la estenuante replica di un glamour preso in prestito da altrove.
E tuttavia sarebbe ingeneroso affermare che a questa nuova visione dell’estate cittadina manchi il successo. Sono tantissimi i cosentini che si sono recati sul lungofiume addobbato a festa e alla fine saranno davvero d’oro gli affari dei ristoratori che hanno avuto la possibilità di essere presenti in quegli spazi. In definitiva questa estate in città porta la firma del sindaco Mario Occhiuto, della sua ininterrotta ricerca di una idea di bello che si sposa con l’edonismo spensierato e lieve, con l’apparire modaiolo non disgiunto dal consumo mercantile raffinato e non da sagra. L’altra città, fatta di pensiero divergente, si ritrae pudica e sconfitta. La ciliegina su tutto è il convegno dedicato alla Cina, dentro un percorso rivolto alla tolleranza. Evidentemente in quella occasione si parlerà e molto dei Laogai.
Intanto le “Invasioni” sono sventate. Nessuno verrà più ad assediare ed espugnare le mura della nuova Cosenza.

Argomenti
Categorie collegate

Corriere della Calabria - Notizie calabresi
Corriere delle Calabria è una testata giornalistica di News&Com S.r.l ©2012-. Tutti i diritti riservati.
P.IVA. 03199620794, Via del Mare, 65/3 S.Eufemia, Lamezia Terme (CZ)
Iscrizione tribunale di Lamezia Terme 5/2011 - Direttore responsabile Paola Militano
Effettua una ricerca sul Corriere delle Calabria
Design: cfweb

x

x