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Amato e Alì: «Riapriamo la sala dei Bronzi nel Museo della Magna Grecia»

REGGIO CALABRIA «Dal primo luglio è stato riattivato il conteggio dei visitatori nella sala Monteleone di Palazzo Campanella, che ospita dalla fine del 2009 i Bronzi di Riace in attesa del completa…

Pubblicato il: 09/07/2012 – 17:08
Amato e Alì: «Riapriamo la sala dei Bronzi nel Museo della Magna Grecia»

REGGIO CALABRIA «Dal primo luglio è stato riattivato il conteggio dei visitatori nella sala Monteleone di Palazzo Campanella, che ospita dalla fine del 2009 i Bronzi di Riace in attesa del completamento dei lavori di restauro dello stupendo edificio piacentiniano del Museo Archeologico Nazionale della Magna Grecia»: ne danno notizia Pasquale Amato e Francesco Alì, a nome del Comitato (nato nel 2009) per la valorizzazione dei Bronzi di Riace e del Museo Nazionale della Magna Grecia di Reggio Calabria, specificando che «la soprintendente Simonetta Bonomi ha mantenuto l’impegno assunto su nostra proposta».  
Il Comitato aveva avanzato la richiesta del ripristino del conteggio «col chiaro obiettivo di porre fine a una delle peggiori speculazioni di una campagna di denigrazione fondata sul supposto abbandono da parte dei reggini e dei calabresi dei Bronzi di Riace e del Museo Nazionale della Magna Grecia. Già in questi primi giorni un numero consistente di visite si sono aggiunte agli oltre 218.000 visitatori registrati dal gennaio 2010 al gennaio 2012, durante i due anni di cura e restauro dei celebri Guerrieri e delle teste di Porticello. È un risultato straordinario – chiosano Amato e Alì – se si pensa che i Bronzi, senza il Museo di supporto, senza l’inserimento in circuiti museali e senza un`adeguata promozione, hanno toccato cifre molto vicine a quelle della top ten dei siti museali archeologici più visitati in Italia. Se poi si osserva che Reggio e la Calabria vivono uno stato di preoccupante isolamento, tra l’impercorribilità della Salerno-Reggio Calabria, i treni soppressi, i voli costosissimi, l’inidoneità della s.s. 106, l’inesistenza di collegamenti interni adeguati e le difficoltà crescenti di scambi via mare con la Sicilia e col resto del Mediterraneo, questo risultato ha del miracoloso».
I due invitano «l`intera comunità reggina e calabrese a raccogliere la sfida del ministro Barca, il primo ministro italiano che ha riconosciuto la necessità di scindere la questione della valorizzazione dei due capolavori dell`arte classica dai costanti tentativi di portarceli via e a riconoscere la necessità di promuovere un`azione finalizzata a fare venire il mondo a visitarli in Calabria, nella loro casa». E rilanciano alla soprintendente Bonomi, al Ministero competente, alla Regione Calabria, alla Provincia e al Comune di Reggio Calabria, la «proposta di una riapertura urgente della sala dei Bronzi presso il Museo di Reggio Calabria, anticipando l’apertura dell’intera esposizione, avanzata al ministro Barca in occasione della sua visita nella città dello Stretto» riguardo alla quale la stessa Bonomi «si è dichiarata disponibile  motivando la momentanea riapertura parziale del Museo come un risarcimento per i reggini, già duramente penalizzati – senza una loro diretta responsabilità – dalla chiusura prolungata del Museo. Chiediamo, dunque, alla Regione Calabria di accelerare i tempi per sbloccare le risorse necessarie per l`apertura parziale del Museo e alla Provincia e al Comune di esercitare le dovute azioni politico-istituzionali».
Infine «l`appello alla città, alle sue forze culturali, alle istituzioni, per porre il Museo di Reggio Calabria, con i Bronzi e gli altri suoi tesori, al centro delle proprie iniziative culturali». In programma per il prossimo 31 luglio un evento con Riccardo Muti: potrebbe essere la prima occasione per invitare il Maestro e tutti gli ospiti a visitare i Bronzi, dando alla questione una platea mediatica nazionale. «Sarà una grande operazione di promozione alla quale ne dovranno seguire tante altre», concludono Pasquale Amato e Francesco Alì.

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